Ieri si è disputato il Gran Premio del Giappone, che ha visto Max Verstappen trionfare davanti alle McLaren di Norris e Piastri. Fin dall'inizio è stato chiaro che la McLaren era competitiva, ma non abbastanza per permettere a Norris un "facile" sorpasso su Verstappen. Norris era il contendente diretto per la vittoria, ma, senza possibilità di sorpasso in pista, un undercut o un overcut potevano rappresentare una strategia per provare a vincere. Tuttavia, la McLaren ha scelto di fermare Norris al 22° giro, contemporaneamente a Verstappen e un giro dopo Piastri, terzo classificato.
Molti si sono chiesti perché la McLaren abbia adottato una strategia "conservativa" per entrambi i piloti, accontentandosi di un secondo e terzo posto, invece di tentare qualcosa di diverso con uno dei due. Il Team Principal, Andrea Stella, ha spiegato cosa ha portato a questa scelta.
“Non è chiaro se avremmo potuto farlo, ma credo che far rientrare Lando [prima] avrebbe significato non poter far rientrare Oscar, e questo sarebbe stato un problema per Oscar”, ha detto Stella, spiegando la minaccia da parte delle vetture dietro. “Oscar avrebbe aspettato, e credo che questo sarebbe stato un problema, soprattutto nei confronti di [George] Russell, che aveva già effettuato il pit stop e che dovevamo coprire”.
Stella ha poi sottolineato che il rischio di una Safety Car rendeva troppo pericoloso tentare un undercut con Norris, considerando il basso degrado degli pneumatici a Suzuka.
“Ovviamente rivedremo i margini in termini di tempo per capire se c'era la possibilità di fare un undercut con Lando che poteva essere effettivamente eseguito su Max”, ha detto Stella. “Non dobbiamo però dimenticare che, rinunciando alle posizioni in pista, si espone anche la vettura che si ferma ai box al rischio di una Safety Car. Lando avrebbe perso posizioni in caso di Safety Car. Quindi, col senno di poi, si potrebbe dire ‘oh, sì, avremmo potuto fare l'undercut’, ma un tentativo di undercut comporta dei rischi. Ed era evidente che il degrado era basso, quindi penso che se si perde una posizione con una Safety Car, la si perde. Non credo che avremmo potuto superare una Ferrari o una Mercedes”.
Lo stesso ragionamento vale per un overcut, che avrebbe comportato rischi simili.
“Credo che il problema per Lando sarebbe stato quello di perdere posizioni rispetto ad altre vetture, tra cui Oscar. Perché avevano fatto il pit stop ed erano più veloci, e se rimani fuori con una Medium usata da 20 giri, non puoi essere più veloce di qualcuno che ha fatto il pit stop con una Hard. La situazione si è chiarita quando Russell ha effettuato il pit stop ed è stato molto veloce su una Hard nuova. Poi è stato evidente che la Hard stava funzionando bene".
In sostanza, su un circuito come Suzuka, la strategia adottata dalla McLaren era la migliore possibile per evitare di perdere posizioni in pista e mantenere il risultato. Alla fine, la McLaren esce da Suzuka con una preziosa seconda e terza posizione.
Leggi anche: Il rompipaddock - Non vedo l’ora di perderlo