Un inizio da incubo per la Ferrari. Tanti proclami, che abbiamo ascoltato durante la presentazione ufficiale con gli altri team a Londra, dopo i primi giri della SF25 e dal palco dell'evento a Piazza Castello a Milano, avevano alimentato un clima di crescente attesa. L'arrivo di Lewis Hamilton aveva ulteriormente alimentato la speranza di una Ferrari finalmente competitiva. E invece, le aspettative non sono state rispettate. Il dubbio che possa essere l'ennesima stagione da dimenticare aleggia, alimentato anche dalle parole di Charles Leclerc, il quale ammette di non sapere quanto tempo sarà necessario affinché la Ferrari torni a lottare per le posizioni di vertice.
Nonostante tutto, questo è stato il miglior weekend per Leclerc dall'inizio della stagione, considerando sia qualifica che gara. Qualificatosi terzo, dietro alla McLaren di Oscar Piastri e alla Mercedes di George Russell, Leclerc si è schierato in seconda posizione grazie alla penalità inflitta al pilota inglese. Al via, con gomma media, ha perso due posizioni a causa della mancanza di grip e del lato sporco della pista. Tuttavia, la strategia della Ferrari ha pagato nel secondo stint: con pneumatici più freschi, Leclerc ha sorpassato Norris con una manovra spettacolare all'esterno della curva 4 al 25° giro.
Sembrava che il podio fosse alla sua portata, ma l'entrata della Safety Car, causata da detriti in pista, ha ribaltato la strategia del team. Entrambi i piloti Ferrari sono stati costretti a montare gomme Hard, rivelatesi inefficaci. La difficoltà delle mescole più dure era evidente, tanto che anche Verstappen è stato obbligato a rientrare solo dopo pochi giri. Nonostante una difesa tenace, Leclerc non è riuscito a mantenere la posizione su Norris, che, con gomme medie, ha ripreso il terzo posto a cinque giri dalla fine. La prestazione di Leclerc, comunque, ha dimostrato ancora una volta il suo immenso talento e la sua determinazione.
L'entrata della Safety Car ha chiaramente influenzato il risultato della gara. Leclerc, con un ritmo competitivo paragonabile a quello della McLaren, avrebbe potuto prolungare il suo stint, ma le circostanze hanno imposto un cambio di strategia. Commentando la gara, Leclerc ha mostrato la sua frustrazione:
"Sì, ma non credo che sia cambiato molto, forse un po'. Non lo so, ma credo che non fossimo abbastanza veloci. Stavo iniziando a faticare un po' anche dietro a George [Russell], le mie gomme si stavano surriscaldando. Penso che avremmo potuto spingerlo a rientrare, il che sarebbe stato fantastico, ma non ci siamo riusciti".
La Ferrari è stata l'unica squadra, nell'ultimo stint, a optare per le gomme Hard, una scelta che ha sollevato dubbi, soprattutto considerando che George Russell è riuscito a completare ben 24 giri con le Soft. Scelta sbagliata? Charles Leclerc nega, anche se viene naturale chiedersi perché non montare le Soft all'inizio (come fatto da tutti gli altri team), riservando due set di Medie per la fase centrale e finale del Gran Premio.
Leclerc ha voluto sottolineare che il problema principale della Ferrari non è stata la strategia, ma la mancanza di velocità per competere con McLaren e Mercedes:
"Credo che sia mancato il ritmo. Poi, ovviamente, quando manca il ritmo, qualsiasi strategia tu faccia, sei sempre dalla parte sbagliata. Non siamo abbastanza veloci".
In effetti, la Ferrari attualmente fatica a trovare il giusto equilibrio con la SF25. Tuttavia, nel secondo stint, con gomme Medie, Leclerc ha registrato tempi più rapidi della Mercedes e vicini a quelli di Oscar Piastri. Va detto che il pilota australiano non stava spingendo al massimo il potenziale della McLaren, ma questo suggerisce che, con un ritmo analogo, la Ferrari avrebbe potuto essere la seconda forza in pista.
Vista la difficoltà della Ferrari nel trovare la giusta "finestra di utilizzo" per la SF25, il team di Maranello ha deciso di introdurre un nuovo fondo durante il weekend in Bahrain. Sebbene questo aggiornamento abbia rappresentato un passo avanti, Charles Leclerc ha sottolineato che non è ancora sufficiente per competere al livello di McLaren e Mercedes.
"Credo che ci serva più efficienza generale, più grip," ha dichiarato Leclerc.
"Penso che il bilanciamento stia estraendo il massimo dalla vettura al momento, ma non c'è niente di più. Mi serve più aderenza per andare più veloce in curva".
Leclerc ha inoltre evidenziato che i limiti della Ferrari emergono in modo più evidente in assetto da gara rispetto alla qualifica, dove gomme nuove e basso carburante contribuiscono a mascherare le debolezze della monoposto.
"In qualifica sento che possiamo ancora nasconderli un po' usando qualche trucchetto. Ma poi, una volta in gara, se non c'è grip non c'è grip, e c'è più degrado. Quindi, è un effetto a valanga una volta che si è in gara. È un po' più difficile da gestire in gara".
Charles Leclerc ha ammesso di non sapere quando la Ferrari introdurrà ulteriori sviluppi, cruciali per ridurre il divario con la McLaren. Interrogato sull'eventualità di aggiornamenti imminenti che possano aiutare ad avvicinarsi agli avversari, Leclerc ha espresso una certa incertezza, dichiarando:
"Non lo so. Credo di aver sentito che il percorso è un po' più lungo di quello che vorrei. Alla fine sono sicuro che troveremo la nostra strada, ma quanto tempo ci vorrà? Non lo so".
Le parole del pilota monegasco testimoniano la frustrazione per una situazione che sembra richiedere più tempo del previsto per portare la Ferrari a competere stabilmente ai vertici. L'attesa, però, non diminuisce la determinazione del team di Maranello di trovare una soluzione al più presto. Infatti, in questo periodo di difficoltà che non si sa quanto durerà, l'obiettivo sarà quello di massimizzare quanto si può ottenere sia in termini di risultati evitando errori e cercare, passo dopo passo, di migliorare.
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