La Sprint Race di Lewis Hamilton è passata dall'essere un'agonia a un mezzo miracolo nell'arco di pochi minuti: nei primi giri, il britannico non riusciva a controllare la sua macchina ed era persino sotto attacco di una Williams. Mentre la pista si asciugava, però, il pilota ha voluto rischiare il tutto e per tutto, fermandosi come primo "dei big" a montare una gomma asciutta. Prima della sosta c'è stata una discussione accesa con il muretto, nella quale Adami aveva detto che ormai era troppo tardi per passare a una slick. "Non ho grip qui, dobbiamo farlo ora", ha ribadito il campione. Il suo ingegnere gli ha confermato di entrare per montare la media, al che ha risposto "No, voglio la soft!".
Una chiamata dettata dalla disperazione, che si stava rivelando però la scelta vincente. Hamilton volava grazie alla gomma morbida ed era a caccia della McLaren di Piastri, quand una Safety Car ha interrotto la sua rimonta mentre era in terza posizione. "Le condizioni erano complicate, nessuno aveva mai guidato con il bagnato qui. Abbiamo fatto delle modifiche all'anteriore e la macchina era pessima", ha ammesso poi il pilota a Sky Sport UK. "Facevo molta fatica, avevo parecchi bloccaggi al posteriore e sottosterzo. Temevo di essere sorpassato sia dalla Williams che dalla Haas, perciò ho chiesto al team di fermarmi e mi hanno ascoltato. Ho scelto io di entrare e di montare le morbide. Sono contento della terza posizione, speriamo ci metta in una buona finestra per le qualifiche".
Foto copertina x.com
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