Ferrari, il direttore tecnico Loic Serra torna in pista a Imola: i dettagli della decisione
16/05/2025 07:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo una stagione 2024 conclusa al secondo secondo posto nel mondiale costruttori, con una parte finale di annata in netto crescendo, migliore di tutti gli altri nove team del lotto, la Ferrari ha vissuto un inverno ricco di proclami importanti, figli di simulazioni incoraggianti e clamorose mosse di mercato, come l'arrivo di Lewis Hamilton, arrivando al primo GP della stagione 2025 fiduciosa di poter fare davvero bene e tornare, dopo anni di digiuno, al successo finale, avendo ormai terminato le mosse, tra tecnici e piloti, che sulla carta avrebbero dovuto consentire un netto passo avanti. Purtroppo pero, tutta questa positività, non ha mai trovato riscontro in pista, dal momento che sin dai test in Bahrain, la Rossa si è torvata a fare i conti con una realtà assai diversa, ben peggiore di quanto previsto.

Tanta delusione

Nelle prime sei gare disputate, il Cavallino ha conquistato a malapena un podio, trovandosi costretta a fare i conti con una vettura che, malgrado i riscontri teorici di cui si è detto, non ha mai performato come dovuto e, di fatto, relegato il Cavallino nel ruolo di quarta forza in campo: un bilancio tragico, a tratti deprimente, visto che Maranello è stato superato dalla Red Bull e dalla Mercedes, restando ben dietro alla McLaren come nel 2024. Un netto passo, insomma, forse dettato dalla volontà dei tecnici della GeS di alzare troppo l'asticella, cambiando filosofia progettuale della vettura rispetto alla buona SF-24, a causa di una sua crescita plafonata: mossa che, ad oggi, è stata errata, visto che la vettura appare incomprensibile, con i tecnici da mesi a lavoro per trovare soluzioni per ribaltare la situazione.

A Imola, tra ricerca e piccole novità

Un quadro negativo con cui la Ferrari si presenta ad Imola per il primo GP della stagione europea che, come da tradizione, rappresenta l'appuntamento in cui gran parte dei team portano novità in pista per far progredire le proprie vetture. Un fatto che pare non adattarsi alla Ferrari che, in questo fine settimana, non porterà in pista grosse novità ma piccoli adattamenti, con tutta probabilità andando ancora alla ricerca del potenziale inespresso della vettura, magari conducendo dei test durante le prove libere per validare soluzioni testate a casa. Per questo, infatti, in riva al Santerno è presente anche il direttore tecnico della Scuderia, Loic Serra, che dopo aver preso parte al primo GP a Melbourne, ha trascorso a casa le ultime cinque gare per lavorare ad alcuni correttivi per la SF-25. Correttivi che, con tutta probabilità, verranno testate tra FP1 e FP2 sotto, appunto, agli occhi del capo dello staff tecnico che dovrà trarre indicazioni utili per pianificare lo sviluppo fino alla fine del 2025 e quello della vettura 2026.

Leggi anche: Ferrari, Vasseur: «Sviluppo 2025 importante per il 2026. Il team cresce anche se...»

Foto copertina x.com

Foto copertina x.com


Tag
ferrari | serra | imola | sf-25 | aviluppi |