La McLaren ha, di gran lunga, la monoposto migliore della griglia e, sino ad ora, ha marchiato a fuoco la stagione 2025. Un dominio che, numeri alla mano, ha portato il team di Woking a vincere le prime cinque gare su sei disputate, mostrandosi davvero competitivo e veloce nella diverse piste dove si è gareggiato, nelle diverse condizioni meteo e capace di adattarsi ad entrambi i piloti, mettendoli sempre nelle condizioni ideali per poter spingere. Un gap di non poco conto, che già da oggi potrebbe permettere al team di Woking di pensare già al 2026 ricalcando quanto fatto dalla Red Bull nelle passate stagioni, quando le vetture by Adrian Newey erano ampiamente superiori a tutta la concorrenza.
Eppure, prima di lasciare al suo destino la vettura 2025 (al netto dei track adaptation che arriveranno nelle varie piste) i tecnici del team papaya appaiono decisi nell'estrarre ancora tutto il potenziale dal modello 2025. Per questo, quindi, lo staff tecnico ha deciso di portare in pista ad Imola alcuni sviluppi, arrivati nella mattina di ieri con una consegna last minute. E, proprio di questo approccio, ha parlato il team principal della scuderia inglese, Andrea Stella nel corso della conferenza stampa dei team principal.
"Penso che abbiamo una macchina molto competitiva, e in alcuni condizioni abbiamo un gap maggiore: speriamo di tenerlo fino a fine anno, ma dovremmo lavorare perché gli altri lavoreranno per crescere. Dobbiamo fare tutto per ampliare il rage di utilizzo della vettura".
Oltre agli aspetti tecnici, il boss italiano del team inglese ha parlato del GP di Imola, di quello che è il suo pensiero, i suoi ricordi e la valutazione oggettiva dell'evento.
"Imola è speciale, c'è sempre tanta passione. È una pista tortuosa, come Suzuka, non perdona errori ed è grandiosa per i piloti. Spero possa restare a lungo, sarebbe fantastico per la F1. Qui ricordo le edizioni del 2005 e 2006 tra Alonso e Schumacher, delle gare estremamente tirate. Personalmente ricordo il 2003 qui, la gara che cambio la nostra stagione in Ferrari dopo un avvio non esaltante e poi i test 2004, quando scoprimmo di avere una macchina super, davvero consistente".
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