Una delle note più liete dell'ultimo weekend risponde sicuramente al nome di Alexander Albon, capace di far transitare la sua Williams al quinto posto sotto la bandiera a scacchi. Un risultato che il thailandese ha dovuto sudare sino all'ultima tornata del Gran Premio, dal momento che ha ottenuto il piazzamento solo negli ultimi chilometri di gara quando Leclerc - su richiesta del muretto Ferrari - lo ha lasciato passare al fine di evitare una penalità; i due, infatti, poco prima erano stati protagonisti di una dura bagarre al Tamburello dove ad avere la peggio è stato proprio Albon, finito lungo nella ghiaia.
Un corpo a corpo inevitabile tra i due che, al termine del regime di Safety Car, si sono ritrovati l'uno dietro l'altro con le hard aventi però un delta di giri percorsi agli antipodi: il monegasco con 17 tornate all'attivo sul proprio set ha cercato in tutti i modi di resistere agli attacchi del thailandese che - di contro - dopo la sosta poteva contare su una gomma nuova. Perciò, nonostante gli strenui tentativi di difesa e la decisione del muretto della Rossa di dare strada al pilota Williams, è inverosimile pensare che Leclerc non avrebbe comunque subito il sorpasso.

Il risultato di Albon, unito all'ottavo posto di Sainz, consegna alla Williams la terza doppia top ten consecutiva dopo Jeddah e Miami (Carlos 8° e 9° - Alex 9° e 5°). Quello di Imola, inoltre, per il nativo di Londra è la seconda top 5 di fila dopo quella ottenuta due settimane fa negli States: uno scenario che gli permette di consolidare l'ottava posizione in classifica Piloti.
A testimonianza dell'evoluzione del numero 23 sono i numeri: Albon ha portato alla Williams 40 dei 51 punti totali (trattasi del 78,43%), permettendo alla squadra di Grove di consolidare il quinto posto tra i Costruttori. Questa statistica non fa altro che confermare l'enorme concretezza e la maturità acquisita dell'anglo-thailandese che - senza dubbio alcuno - sta dimostrando gara dopo gara di non essere più il pilota in difficoltà che, purtroppo, ammiravamo ai tempi della Red Bull.
Foto copertina cdn.williamsf1.tech
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