GP Canada - Le caratteristiche del tracciato e le mescole scelte
10/06/2025 16:00:00 Tempo di lettura: 8 minuti

Il Gran Premio del Canada è il decimo appuntamento della stagione, il secondo in Nord America dopo Miami. Montreal è uno dei punti fermi del calendario, per molti anni l'unico appuntamento in questa parte del mondo. È molto popolare tra i piloti e i team perché c'è sempre un vero e proprio fermento intorno all'evento grazie all'entusiasmo dei tifosi locali. Per tutta la settimana, la città della provincia del Quebec si anima di eventi legati al Gran Premio.

Per la terza volta in questa stagione, il trio di mescole più morbide sarà presente in pista. Ciò significa che, dopo essere apparsa per la prima volta a Imola e di nuovo a Monaco, la C6 sarà utilizzata, insieme alla C5 come Medium e la C4 come Hard. La scelta è quindi un passo più morbido rispetto allo scorso anno, quando le mescole scelte erano la C3, la C4 e la C5.

Questo fine settimana, utilizzando la nuova C6, i team e i piloti potranno sfruttare al meglio le informazioni e i dati raccolti nelle due precedenti apparizioni. Il Circuito Gilles Villeneuve è una pista in cui le forze laterali esercitate sui pneumatici sono medio-basse, mentre quelle longitudinali sono un po' più severe, anche se non particolarmente elevate, perché le vetture sono sottoposte a forti decelerazioni seguite da brusche accelerazioni. La superficie della pista è molto liscia e poco abrasiva e non viene mai utilizzata per altre gare. Il graining, soprattutto durante le prove libere del venerdì, potrebbe fare la sua comparsa, ma con la progressiva gommatura della pista non dovrebbe essere un fattore determinante. I tempi sul giro scendono molto rapidamente, non solo da un giorno all'altro, ma anche durante ogni sessione.

A ciò si aggiunge l'imprevedibilità e la variabilità del meteo, un fattore che è noto per disturbare l'azione in pista, mentre le temperature fluttuanti sono una caratteristica dell'evento di Montreal.

Uno sguardo al passato

La gara era iniziata con pista bagnata e 18 piloti avevano scelto di partire con le intermedie, mentre la coppia Haas aveva optato per le wet, la mescola da bagnato estremo. In effetti, Magnussen e Hulkenberg hanno dato spettacolo nelle prime fasi della gara, poiché le Pirelli Cinturato con banda blu hanno offerto un'ottima aderenza in queste condizioni, tanto che entrambi i piloti sono stati in grado di risalire il gruppo, con il danese che è arrivato addirittura al quarto posto, dopo essere partito 14° in soli tre giri.  Tuttavia, la pista si è asciugata piuttosto rapidamente e quindi i due piloti del team americano sono stati i primi a dover rientrare ai box per montare le intermedie, dato che i loro tempi sul giro erano ormai notevolmente più alti.

Nella seconda parte della gara, il Pirelli Cinturato verde è stato lo pneumatico giusto, mentre le condizioni si alternavano tra pioggia e sole con la pista che si asciugava, soprattutto sulla linea di gara, prima di bagnarsi di nuovo in seguito a un altro acquazzone. La maggior parte dei piloti ha approfittato del primo periodo di Safety Car, a quaranta minuti dall'inizio della gara, per passare a un secondo set di Intermedie, mentre un trio composto da Ocon, Tsunoda e Bottas ha scommesso sulla durata dei propri pneumatici per prolungare lo stint fino a quando la pista non fosse stata adatta alle gomme slick. Il finlandese della Sauber è arrivato al 42° giro, mentre il francese dell'Alpine e il giapponese della Racing Bulls hanno atteso altri due giri. Questi tre piloti sono stati gli unici a completare i settanta giri della gara con un solo pit stop.

Quando è stato possibile utilizzare le slick, la maggior parte dei piloti, ben 14, ha scelto le Medium, cercando così una migliore fase di riscaldamento, mentre cinque hanno optato per le Hard, pensando più all'usura, con la consapevolezza che nelle prove libere le Medium avevano sofferto di graining.

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Il tracciato

Il Circuito Gilles Villeneuve è un impianto semipermanente costruito sull'isola artificiale di Notre Dame, sul fiume San Lorenzo, che ha ospitato l'Esposizione Universale Expo '67 e alcuni eventi dei Giochi Olimpici del 1976.

La pista è stata completamente riasfaltata lo scorso anno, ma ha mantenuto la bassa abrasività e la ridotta aderenza che sono sempre state una delle sue caratteristiche. Lungo 4,361 chilometri, presenta una sequenza di rettilinei e strette chicane, con 14 curve, sei a sinistra e otto a destra. Si tratta di un vero e proprio circuito “stop and go”, dove la stabilità in frenata e la trazione efficiente sono fondamentali.

I sorpassi sono possibili, in parte grazie alle tre zone DRS. Il punto migliore dove effettuarli è sempre stato all'ultima chicane, quella che poi riporta i piloti sul rettilineo di partenza. La chicane successiva, dove i piloti possono ancora utilizzare il DRS dalla zona di attivazione precedente, è stata spesso teatro di incidenti spettacolari, tanto da essere chiamata “muro dei campioni” dopo che ben tre campioni del mondo, Damon Hill, Michael Schumacher e Jacques Villeneuve, vi si sono schiantati contro durante la gara del 1999. 

L'albo d'oro

Quello di quest'anno sarà il 54° Gran Premio del Canada, la cui prima edizione risale al 1967. La gara si è svolta in tre sedi: prima di Montreal, è stata disputata a Mosport, a un centinaio di chilometri da Toronto, e nella stazione sciistica di Mont Tremblant, a 145 chilometri da Montreal.

Michael Schumacher e Lewis Hamilton sono in testa alla classifica del maggior numero di vittorie, sette a testa, e del maggior numero di pole position, sei. Con quattro vittorie, Schumacher e Kimi Raikkonen sono in testa alla classifica dei giri più veloci in gara, mentre il tedesco è in testa alla classifica dei podi con 12 vittorie. La squadra più vincente è la McLaren con 13, seguita dalla Ferrar coni 12 e dalla Williams a quota 7.

La gara del 2011 è entrata nei libri dei record come il Gran Premio più lungo di sempre in termini di tempo, essendo durata quattro ore, quattro minuti e 39,537 secondi. La gara è stata caratterizzata da sei interventi della Safety Car, ma il fattore principale di questo record è stato un lunghissimo periodo di bandiere rosse a causa della pioggia torrenziale, perché un regolamento in vigore dal 2005 prevedeva che l'orologio della gara non venisse messo in pausa durante le soste. Alla fine, Jenson Button, che era ultimo al 37° giro, ha vinto la gara per la McLaren.

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Sul podio di Montreal

Ancora una volta, i primi tre classificati indosseranno un'edizione speciale del Pirelli Podium Cap disegnato da Denis Dekovic quando saliranno sul podio per ricevere i trofei. Di colore marrone, questa settima versione del Podium Cap prodotto da Pirelli Design è, come sempre, acquistabile sul sito della Pirelli.

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Foto interna f1pressarea.pirelli.com

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