Flexi-wing nel mirino: cosa cambia da Barcellona con le nuove direttive FIA
29/05/2025 07:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Con il Gran Premio di Spagna 2025 entra in vigore una nuova importante direttiva tecnica della FIA (la TD18) che potrebbe modificare gli equilibri della stagione. Dopo mesi di anticipazioni e un periodo di “tolleranza tecnica” concesso ai team per adeguarsi, vengono ora introdotti test più severi sulla flessibilità dell’ala anteriore.

Le nuove regole FIA sull’ala anteriore

Il regolamento aggiornato prevede che, sotto un carico verticale di 100 kg applicato simmetricamente, la deflessione verticale dell’ala anteriore non superi i 10 mm. In caso di carico applicato solo da un lato, il limite sale a 15 mm. Inoltre, la parte finale di ogni estremità dell’ala (flag) non può flettersi oltre i 3 mm sotto un carico puntuale di 6 kg.

Queste modifiche si vanno ad aggiungere ai test già introdotti nei precedenti GP per le ali posteriori, il cui slot gap non può variare di oltre 0,5 mm sotto carico. Il tutto rientra in una strategia più ampia di controllo sull’aerodinamica flessibile, una zona grigia da sempre oggetto di controversie in Formula 1.

Flexi-wing nel mirino: cosa cambia da Barcellona con le nuove direttive FIA

Perché la FIA ha deciso di intervenire

L’obiettivo della Federazione è chiaro: mantenere l’equità tecnica tra i team, evitando soluzioni al limite del regolamento che permettano di ridurre il drag in rettilineo o modificare l’equilibrio aerodinamico tra curve lente e veloci.

Come dichiarato da Nikolas Tombazis, responsabile FIA per le monoposto: “Quando la lotta per il campionato si intensifica, i team osservano con attenzione le soluzioni dei rivali e segnalano possibili irregolarità. Abbiamo ritenuto necessario rafforzare i test per il 2025.”

Chi rischia di più?

Tutti gli occhi sono puntati sulla McLaren, protagonista finora di un inizio stagione brillante. Il team di Woking è stato indicato come uno dei principali beneficiari di soluzioni borderline, non solo in ambito aerodinamico ma anche su raffreddamento freni e gestione gomme.

Secondo alcuni rivali, tra cui la Ferrari, queste modifiche potrebbero essere un vero game changer. Il team principal Frederic Vasseur ha lasciato intendere che l’introduzione delle nuove prove di carico potrebbe riequilibrare la competizione.

Dall’altro lato, Andrea Stella ha minimizzato l’impatto della direttiva sulle prestazioni della McLaren, pur senza entrare nel merito delle specifiche tecniche coinvolte.

Quali team potrebbero avvantaggiarsi?

Se davvero la McLaren perderà parte del proprio vantaggio, potrebbero beneficiarne squadre che hanno puntato su un’aerodinamica più “rigida” e meno flessibile. In particolare, la Ferrari e la Mercedes, che già nelle ultime gare hanno mostrato segnali di crescita, potrebbero trovare un’occasione per colmare il gap.

Attenzione anche ad Aston Martin, che potrebbe beneficiare indirettamente di una redistribuzione dei valori in pista se la nuova direttiva dovesse ridurre le differenze nei tratti ad alta velocità.

L’introduzione dei nuovi test sulle ali anteriori è solo l’ultimo capitolo nella lotta della FIA contro le “zone grigie” del regolamento aerodinamico. Sebbene sia presto per misurare l’impatto effettivo sui risultati in pista, l’intervento ha già acceso il dibattito e introdotto nuove variabili tecniche nel prosieguo della stagione. Il GP di Spagna sarà il primo banco di prova reale per comprendere chi ha saputo adattarsi meglio.

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Foto interna x.com


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