Stessi errori, giudizi diversi: Norris e Leclerc simboli dei doppi standard in F1, ma c'è un motivo
Lando Norris e Charles Leclerc sono stati recentemente protagonisti di un cosiddetto doppio standard, ovvero di uno scenario in cui azioni simili vengono valutate diversamente. Ma perché? Scopriamolo insieme.

10/07/2025 20:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Nei giorni scorsi, sulle piattaforme social, si è scatenato un dibattito sul seguente tema: Lando Norris e Charles Leclerc commettono lo stesso tipo di errori, ma vengono valutati diversamente. Ciò accade per un motivo ben preciso...

Norris e Leclerc: esiste davvero un doppio standard?

Il Gran Premio di Gran Bretagna è stato estremamente complicato per il pilota Ferrari, che ha probabilmente disputato una delle sue peggiori gare della carriera.

Diversi utenti, sui vari social media, hanno commentato la sua prestazione così: "Se l'avesse fatta Norris, la gente ne avrebbe parlato molto di più. Invece, quella di Leclerc è passata inosservata".

Effettivamente è proprio così. Nello sport, così come nella vita, si parla di ciò che può essere un argomento interessante di discussione.

Bisogna distinguere l'opinione pubblica - e cioè quanto un pilota viene ritenuto competitivo - dall'importanza dei suoi sbagli in pista.

Norris e Leclerc: stessi errori, giudizi diversi. Ma c''è un motivo...

Sia chiaro: è assolutamente corretto dire che i tanti errori di Norris nella prima metà di stagione sono stati oggetto di dibattito più volte, ma ciò è dovuto ad una questione di contesto.

Il britannico si ritrova in una lotta per il titolo mondiale contro il proprio compagno di squadra. Una lotta che si preannuncia punto a punto, ed in cui ogni piccolo passo falso può essere decisivo.

Leclerc è, invece, in una posizione che conosce molto bene: quella di impotenza. Il massimo risultato che può ottenere è salire sul podio. Ergo, i suoi errori non scompaiono di certo, ma non hanno un impatto cruciale per la sua carriera.

Portiamo all'attenzione un esempio pratico, basato anch'esso sul weekend di Silverstone: perché l'errore di Colapinto in qualifica ha avuto una risonanza mediatica nettamente più elevata rispetto al testacoda di Verstappen in gara?

La risposta è alquanto intuitiva: da una parte, a sbagliare è stato un pilota che rischia di perdere il proprio sedile in Formula 1, mentre dall'altra c'è un fenomeno generazionale che ha vinto quattro titoli mondiali.

Insomma, non c'è da scandalizzarsi se "a fare notizia" è la lotta per il titolo mondiale, piuttosto che quella per il podio (nel migliore dei casi). Contesti diversi, riflettori diversi.

 

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Foto copertina McLaren e www.ferrari.com


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