Il mondo della Formula 1 è abituato a velocità estreme e colpi di scena, ma quando la sicurezza entra in gioco, l’attenzione si fa massima. Dopo l’incidente di Gabriel Bortoleto dirante le libere a Silverstone, Martin Brundle lancia l’allarme sull’integrità strutturale della monoposto Stake, ponendo interrogativi inquietanti per il team di Hinwil.
Il pilota brasiliano è finito in testacoda a Becketts, nel tratto centrale e panoramico di Silverstone, perdendo il controllo della sua C45 nei minuti finali della sessione. Mentre sbandava tra cordoli ed erba, la sospensione anteriore sinistra si è rotta, e la vettura si è arrestata appena prima dell’impatto contro il muro in uscita da Chapel. L’incidente ha causato la seconda bandiera rossa della giornata e ha portato alla chiusura anticipata delle FP3.
Brundle, ex pilota F1 e ora esperto commentatore, ha analizzato la dinamica dell’accaduto, sottolineando quanto le condizioni del vento potessero aver influenzato il comportamento della monoposto:
“Penso che il vento lo stia mettendo in difficoltà laggiù”, ha affermato durante la diretta Sky Sports F1.
Il britannico ha poi ricordato il debutto sfortunato di Bortoleto al GP d'Australia, dove un’altra rottura della sospensione—stavolta posteriore—aveva causato il suo ritiro precoce.
“A Melbourne, abbiamo visto la sua Sauber (Stake) perdere la sospensione posteriore prima ancora di toccare qualcosa”, ha osservato.
Brundle ha poi descritto con toni severi lo stato della vettura dopo l’incidente a Silverstone:
“Ho visto la macchina tornare sul camion, e tutto l’angolo anteriore sinistro era letteralmente spezzato, come un uovo rotto, come un bastoncino”.
“Non so cosa stia succedendo con l’integrità strutturale, ma è chiaro che appena inizi a colpire i cordoli lateralmente… ti colgono di sorpresa. È la seconda volta che dici: ‘È fortunato ad uscirne indenne’”.
Allargando il discorso, Brundle ha quindi sollevato un serio dubbio sulla solidità della vettura progettata dal team svizzero, suggerendo che i problemi strutturali, legati a particolari fattori di stress, non siano episodi isolati ma sintomo di una debolezza più profonda, anche se sappiamo bene che tutte le vetture per essere omologate devono superare importanti crash test.
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