Turrini: «Horner-Ferrari? Segreto di Pulcinella. Finisce un’era, ma dall’addio di Newey...»
11/07/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

È stata una notizia che ha scioccato tutto il paddock, per modi, tempi e protagonisti coinvolti: nella giornata di ieri Christian Horner è stato licenziato da Red Bull, con effetto immediato. La fine di un’era, visto che il team di Milton Keynes ha perso il manager che l’ha guidato dal nulla fino a diventare stabilmente un top team, vincendo titoli a raffica.

Una decisione che ha sorpreso tutti, soprattutto perché Horner aveva appena conquistato, al termine dello scorso anno, l'ottavo titolo piloti della sua gestione, il quarto consecutivo con Max Verstappen. Ma forse, a ben vedere, proprio il pilota che più di tutti ha contribuito ai successi è anche il fattore che, minacciando un passaggio in Mercedes, ha convinto la dirigenza Red Bull ad allontanare il team principal per non rischiare di perdere il suo asset più prezioso. Il sole attorno a cui tutto ruota, l’unico in grado di tenere a galla una squadra che negli ultimi due anni ha perso progressivamente brillantezza.

Horner, quale futuro?

Insomma, Max è stato l’“elemento” che ha fatto perdere al 51enne inglese la guerra di potere interna, che lo vedeva contrapposto al clan Verstappen e a Helmut Marko: una faida iniziata dopo la morte del fondatore Dietrich Mateschitz, a cui Horner aveva resistito, ma che ha finito per travolgerlo nel momento in cui i risultati, la sua unica “polizza sulla vita” (dopo lo scandalo sessuale e l’accordo sfumato con Porsche nel 2022), sono venuti meno.

Considerato il suo palmarès e il profilo, già da ieri si è cominciato a parlare del futuro di Horner che, secondo molti, potrebbe approdare in Ferrari al posto di Fréd Vasseur. Alcune voci sostengono infatti che la Scuderia stia valutando da tempo questa possibilità, insoddisfatta dei risultati della stagione in corso, nonostante i proclami e un team costruito secondo le indicazioni di Vasseur, con scelte forti tra piloti e tecnici. Va detto però che per Horner la Ferrari non è l’unica opzione, e il suo telefono ha già iniziato a squillare senza sosta.

Parla Turrini

La curiosità su ciò che riserverà il futuro all’ormai ex boss della Red Bull è enorme. Tifosi e addetti ai lavori si interrogano, e tra questi c’è anche Leo Turrini che, sul suo blog “Profondo Rosso”, ha condiviso alcune riflessioni sull’uscita di scena di Horner e sui suoi (noti) contatti con Maranello.

"Dove andrà Horner? Il licenziamento del boss Red Bull apre scenari indecifrabili. Sul fatto in sé, l’impressione immediata è che la guerra civile Bibitara, scoppiata più di un anno fa, si sia conclusa con la vittoria, almeno apparente, del duo Marko-Verstappen sr. [...] Di sicuro finisce un’era. Horner ha vinto tantissimo in cicli diversi. [...] Probabilmente più del presunto scandalo sexy a portare alla rottura è stata la perdita di competitività, non tanto casualmente venuta a coincidere con l’addio di Newey. Poi, il segreto di Pulcinella. Tutti sanno che due volte Horner ha rifiutato l’offerta Ferrari. [...] Non c’è due senza tre?".

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Foto copertina x.com

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