Mayer vs Cetinkaya: scintille in FIA
13/07/2025 16:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Nel pieno della campagna per la presidenza della FIA, il tema dell’inclusione nel motorsport è diventato centrale. A sollevare il dibattito è stato Tim Mayer, candidato alla successione di Mohammed Ben Sulayem, che durante il lancio della sua campagna, in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, ha parlato di una “illusione di inclusione”, riferendosi in particolare alla condizione delle donne all’interno della federazione.

Le sue parole hanno suscitato una reazione decisa da parte di Burcu Çetinkaya, presidente della Commissione Donne nel Motorsport della FIA e membro del Consiglio Mondiale dello Sport Motoristico. In una lettera aperta, Çetinkaya ha definito l’osservazione di Mayer “profondamente ingiusta”, sottolineando i progressi concreti compiuti sotto la leadership di Ben Sulayem dal 2021.

Tra i risultati citati: la nomina di due donne come vicepresidenti FIA per la prima volta nella storia, l’ingresso di Fatma Samoura nel Senato FIA, e la presenza di quattro donne nel Consiglio Mondiale, il numero più alto mai registrato. Inoltre, diverse commissioni chiave sono ora guidate da donne, e il programma ad alte prestazioni per commissari ha selezionato una quota paritaria di candidate, provenienti da oltre 100 paesi.

“So cosa significa essere ignorata e sottovalutata, ma so anche cosa si prova quando finalmente ti viene dato spazio, fiducia e responsabilità — e questo è successo sotto questa leadership,” ha scritto Çetinkaya. “Affermare che le donne siano emarginate oggi nella FIA è non solo inesatto, ma anche ingiusto.”

La risposta di Mayer non si è fatta attendere. Pur ringraziando Çetinkaya per il confronto, ha ribadito la sua posizione: secondo lui, le donne in ruoli dirigenziali di alto livello, soprattutto quelle a stretto contatto con il team presidenziale, continuano a essere marginalizzate.

“Celebro i successi individuali, ma nessun numero di nomine può nascondere il fatto che molte voci femminili siano state allontanate,” ha scritto Mayer. “Finché la FIA non sarà un luogo dove tutte le voci vengono ascoltate e rispettate allo stesso modo, il cambiamento resta una priorità.”

Lo scambio tra Mayer e Çetinkaya evidenzia una frattura profonda nella percezione del progresso all’interno della FIA. Con le elezioni previste per dicembre, il tema dell’inclusione — e la sua interpretazione — potrebbe influenzare in modo decisivo l’esito del voto e le future politiche della federazione.

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Foto copertina www.aa.com.tr

Foto copertina www.france24.com


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