Le nuove restrizioni CFD e galleria del vento: Mercedes penalizzata, opportunità Ferrari e Red Bull
16/07/2025 09:15:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Sappiamo che in Formula 1 non esiste il BOP (Balance of Power) o almeno non come lo vediamo applicato in altre categorie come ad esempio il WEC, dove la Federazione agisce direttamente sulla potenza della vettura in base ai precedenti risultati allo scopo di livellare la griglia ed offrire uno spettacolo più equilibrato.

In Formula 1, dal 2021, esiste però il concetto di ATR (Aerodynamic Testing Regulations), un sistema che limita, a scalare in base al piazzamento nella Classifica Costruttori, le ore disponibili in galleria del vento ed al simulatore CFD (Computational Fluid Dunamics).

La scala viene azzerata due volte all'anno, il che significa che, rispetto ad una quota stabilita per quel dato periodo, alcune squadre (quelle in testa) vedono ridotte le loro quote di test, mentre altre (quelle in coda) ricevono una spinta per favorire lo sviluppo. 

L'ATR riduce del 25% il tempo di test della squadra in testa al campionato, mentre la squadra in fondo alla classifica ottiene un aumento del 15%. La quota di base consente ai team di effettuare 320 prove in galleria del vento e 2.000 test CFD in un periodo di due mesi.

La FIA, in corrispondenza del GP d'Austria, ha ridefinito le restrizioni relative ai test aerodinamici e questo potrebbe rivelarsi fondamentale non solo per il resto della stagione ma anche per il 2026, considerando le tante incognite che i team devono affrontare in vista del nuovo regolamento. I team che avranno un boost maggiore potranno infatti utilizzare le ore a disposizione per raddrizzare la stagione in corso (ricordiamo che scalare posizioni significa guadagnare decine di milioni euro) o per dirottarle sul progetto 2026, mentre per i team che avranno le maggiori restrizioni (in testa) la scelta sarà più complicata.

Queste sono le attuali quote di test per i team, come pubblicate da Motorsport.com, tutte basate sulla classifica del campionato prima del Gran Premio d'Austria 2025. 

Position Team Multiplier WT Runs (#) Wind On Time (Hrs) Wind Tunnel Occupancy (Hrs) Geometries (#) CFD Solving (MAuh)
1 McLaren 70% 224 56 280 1400 4.2
2 Mercedes 75% 240 60 300 1500 4.5
3 Ferrari 80% 256 64 320 1600 4.8
4 Red Bull 85% 272 68 340 1700 5.1
5 Williams 90% 288 72 360 1800 5.4
6 Haas 95% 304 76 380 1900 5.7
7 Racing Bulls 100% 320 80 400 2000 6.0
8 Aston Martin 105% 336 84 420 2100 6.3
9 Sauber 110% 352 88 440 2200 6.6
10 Alpine 115% 368 92 460 2400 6.9
- Cadillac 115% 368 92 460 2300 6.9

Qualche considerazione sui vari team, in relazione alle nuove quote ATR

L'Alpine, ultima in classifica prima dell'Austria, è quella che avrà il boost maggiore (era sesta al termine del 2024), potendo usufruire del 115% delle quote di test, ovvero potrà effettuare 368 prove e 92 ore in galleria del vento e avrà 2.300 elementi in CFD, rispetto ai 1.900 che il team ha potuto eseguire nella prima metà dell'anno.

Anche l'Aston Martin, in grande difficoltà nella prima parte di stagione, potrà usufruire di una percentuale maggiore di quote per la gioia di Adrian Newey. Il team ha già dichiarato di aver deviato tutte le risorse al progetto 2026, definendo l'attuale "una stagione di transizione".

La Williams invece sarà quella maggiormente penalizzata, avendo chiuso la stagione 2024 di F1 al nono posto e trovandosi al quinto posto prima del GP d'Austria. Per il resto della stagione 2025, la Williams avrà il 90% delle quote di test, che equivalgono a 288 prove in galleria del vento (contro le 352 precedenti) e 1.800 test CFD.

La Mercedes, per via dei pessimi risultati ottenuti dall'introduzione dell'effetto suolo, è stata la scuderia ad aver potuto usufruire del maggior numero di ore tra quelle di prima fascia, cosa che in qualche modo ha sfruttato risalendo fino al momentaneo secondo posto prima del GP d'Austria. Risultato che però compromette seriamente la sua quota per il resto della stagione, avendo solo il 75% del tempo di test concesso alle altre squadre. Alla squadra sono concesse solo 60 ore di vento nella galleria del vento, otto ore in meno rispetto alla quota che aveva per la prima metà della stagione. 

Per le altre squadre in griglia, le modifiche alle quote di test sono meno drastiche. La McLaren è rimasta in testa alla classifica dalla fine del 2024 fino alla gara austriaca ed i suoi tempi di test rimarranno invariati, al 75% della quota.

Red Bull e Ferrari hanno entrambe perso una posizione in classifica, piazzandosi rispettivamente al terzo e quarto posto prima del GP d'Austria. Ciò significa che potranno effettuare 16 prove aggiuntive nella galleria del vento e 100 test CFD supplementari nei restanti tre periodi di test di due mesi previsti per quest'anno. Un'opportunità che la Ferrari forse utilizzerà per chiudere meglio questa stagione e ottenere dei riscontri dal progetto attuale, mentre Red Bull probabilmente destinerà al progetto 2026. Racing Bulls e Sauber, invece, subiranno una leggera riduzione della loro quota di test. 

In vista della prossima stagione anche la Cadillac, che farà il suo esordio, già adesso deve attenersi ai limiti ATR, anche se il team avrà ovviamente la quota massima prima del suo ingresso nel 2026.

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