Lawrence Stroll è più che mai intenzionato ad abbandonare la zona di metà classifica nel 2026. Negli ultimi anni ha speso soldi, ha investito molto sulla squadra, aver strappato Adrian Newey alla Red Bull e aver fatto costruire una nuova galleria del vento è stato solamente un piccolo passo verso la zona alta della classifica.
Per riuscirci ha firmato una partnership con CoreWave, azienda che non solo ha permetterà all’Aston Martin di avere una galleria del vento all’avanguardia, ma metterà a disposizione del team anche un’AI specializzata nel ramo ingegneristico. Un’intelligenza artificiale che dovrà essere, in una prima fase istruita da Newey e dagli altri membri del team, per poi raccogliere i primi frutti del suo utilizzo, magari, già a partire dalla stagione 2026.
“CoreWeave ha firmato una partnership con il team Aston Martin. Ciò le permetterà di diventare partner ufficiale per le infrastrutture e il cloud computing AI”, ha affermato la responsabile del marketing CoreWeave, Jean English, ad 'Autosport.com'.
L’Aston Martin ha trovato in CoreWeave un partner fuori dal comune, dalle intenzioni più che ambiziose. L’obiettivo infatti, secondo quanto afferma Jean English, sarebbe quello di: “Portare un nuovo livello di precisione nella progettazione delle auto, nell’aerodinamica e anche nel modo di concepire la strategia di gara e procedere poi alle analisi dei dati”.

Questo potrà essere possibile perché si tratta essenzialmente di un “Cloud AI". Ai tecnici dell'Aston Martin non dovranno fare altro che scaricare i dati nel Cloud e far sviluppare le analisi all'Intelligenza artificiale. "Siamo progettati appositamente per l'AI. Ci concentriamo davvero sull'offrire le massime prestazioni, l'affidabilità, le performance e la competenza che contribuiscono a liberare il pieno potenziale dell'AI”, ha proseguito.
In sostanza CoreWeave ha fornito all’Aston Martin la galleria del vento e uno dei sistemi Cloud fondato sull’intelligenza artificiale più avanzati d’Europa. Adrian Newey ha ottenuto così un alleato potente che potrebbe permettergli nei prossimi mesi di snellire moltissimo il processo di analisi e sviluppo della monoposto. Mentre dall’altra parte, l’azienda che gestisce il sistema Cloud non poteva chiedere meglio che avere una delle menti più brillanti al mondo come istruttore della propria AI.
“Siamo entusiasti della partnership e della galleria del vento CoreWeave. Con Adrian a bordo, è il momento perfetto per riflettere su cosa può essere alimentato dalle potenti capacità di intelligenza artificiale di CoreWeave”, ha chiosato Jean English. “L’allineamento tra talento e tecnologia è perfetto. Con Aston Martin abbiamo condiviso una visione. Abbiamo pensato alla F1 non solo come una piattaforma di corse, ma l'abbiamo vista come la base per l'ingegneria dell'intelligenza artificiale ad alte prestazioni”.
Quando si parla di Adrian Newey, bisogna ricordare che si tratta di un ingegnere vecchio stampo, un tipo da carta e penna. Quindi ci resta difficile dire se sarà effettivamente felice di ricevere l’aiuto dell’intelligenza artificiale. È innegabile però, che se il genio umano di Adrian riuscisse a fondersi con quello dell’intelligenza artificiale, allora sarà difficile per chiunque riuscire a stare al passo dell’Aston Martin da qui alle prossime stagioni.
Foto: Aston Martin
Leggi anche: La zona nevralgica del fondo: McLaren si adegua alla concorrenza e fa la differenza
Leggi anche: In piena tempesta c'è un silenzio assordante, manca la Ferrari
Leggi anche: Verstappen-Horner: i destini si sono davvero divisi? Le opzioni sono molteplici
Leggi anche: Horner starà fermo per un po', il prossimo incarico dovrà attendere