Aston Martin contro Sky DE: «Serve più equilibrio nei giudizi», e blocca Schumacher
05/08/2025 14:00:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Il rapporto tra team e media, in Formula 1, si è sempre basato su un equilibrio delicato, anche in tempi non recenti, ma quando il confine tra critica e faziosità viene superato, quando l'informazione diventa sterile polemica, la risposta può essere dura. Ed è quello che è successo qualche giorno fa all'Hungaroring quando, secondo quanto riportato dal Mirror, Aston Martin ha deciso di negare ogni intervista a Sky Deutschland, mettendo in evidenza un problema che va ben oltre il weekend ungherese.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

A far scattare la reazione della squadra inglese sarebbero stati i toni usati da Ralf Schumacher nei confronti di Lance Stroll, figlio del proprietario Lawrence. Dopo il GP di Silverstone, il commentatore tedesco aveva definito inaccettabile lo sfogo via radio del pilota canadese, arrivando persino a chiedergli di “scusarsi con i meccanici”. Un attacco considerato eccessivo e, secondo Aston Martin, non contestualizzato, dato che Stroll aveva poi chiuso settimo in condizioni complicate, portando a casa sei punti, con grande soddisfazione di team e pilota.

Ma non si tratta di un episodio isolato. Come riportato dal Mirror, la squadra ritiene che Sky Deutschland stia portando avanti da settimane una narrazione sbilanciata e spesso prevenuta, che non renderebbe giustizia né al lavoro dei tecnici, né ai risultati ottenuti.

Non è un boicottaggio, ma un segnale chiaro

Il rifiuto delle interviste non rappresenta un boicottaggio totale o una posizione irremovibile: i piloti e il team principal Andy Cowell potranno comunque parlare con i giornalisti tedeschi a partire dalle prossime conferenze stampa. Tuttavia, resta il segnale forte: serve maggiore equilibrio, non solo nella critica, ma anche nella costruzione del racconto mediatico.

Non è la prima volta che accade qualcosa di simile. All'inizio della stagione 2022, Red Bull aveva fatto lo stesso contro Sky UK, a causa dei forti commenti di Ted Kravitz su quanto successo ad Abu Dhabi 2021, dichiarando che Hamilton fossecststo “derubato” del titolo. Anche in quel caso, la decisione fu revocata solo dopo un chiarimento, ma il messaggio era chiaro: non si può giocare con le parole senza conseguenze.

Aston Martin contro Sky DE: «Serve più equilibrio nei giudizi», e blocca Schumacher

Lance era già stato protagonista di attacchi ancor più gravi. Durante il Gran Premio d'Austria del 2022, mentre commentava la gara in diretta per l'emittente belga RTBF, giornalista sportivo francese Lionel Froissart, definì Lance Stroll "autistico" con intento denigratorio, dopo che un altro commentatore aveva chiesto se le sue prestazioni potessero essere messe in discussione. Le sue parole suscitarono subito una forte indignazione. La RTBF prese immediatamente preso le distanze dalle dichiarazioni di Froissart, che in seguito a questo venne anche licenziato.

Il ruolo dei media e la responsabilità del racconto

Già quest’anno la Ferrari, per voce di Vasseur, aveva espresso preoccupazione per il modo in cui certe informazioni venivano fatte filtrare. Ora anche Aston Martin lancia un messaggio: la Formula 1 ha bisogno di critiche, analisi e opinioni. Ma ha ancora più bisogno di onestà intellettuale, contesto e rispetto per il lavoro che c’è dietro ogni risultato, positivo o negativo.

Il compito di chi racconta questo sport non è solo quello di fare audience, ma anche – e soprattutto – di costruire una narrazione corretta, senza scivolare nella spettacolarizzazione forzata o nella semplificazione estrema. Perché in un paddock sempre più complesso, anche le parole diventano parte della competizione, ed urlare non vuol dire fare informazione.

Leggi anche: Aston Martin F1 vale 3.2 miliardi: il «giocattolo» di Stroll è un progetto maestoso


Tag
aston martin | lance stroll | ralf schumacher |