Il ruolo di secondo pilota Red Bull è da sempre tormentato e il dibattito su chi possa essere il pilota più adeguato ad accasarsi nel box accanto a quello di Verstappen si è riacceso dopo le parole taglienti di Jacques Villeneuve. Per il campione del mondo 1997, il primato negativo spetta a Yuki Tsunoda, attualmente affiancato all’olandese nella sua prima stagione nel team di Milton Keynes.
Da quando è arrivato in Red Bull nel 2016, Verstappen ha condiviso il box con nomi importanti: da Daniel Ricciardo – protagonista di duelli memorabili – a Pierre Gasly e Alex Albon, entrambi incapaci di reggere la pressione; fino a Sergio Perez, competitivo solo a tratti durante l’era di dominio del tre volte iridato. Quest’anno la scuderia ha promosso Tsunoda, dopo la brevissima (appena due gare) parentesi di Liam Lawson, ma il giapponese ha raccolto punti soltanto in tre occasioni, con un nono posto in Bahrain come miglior risultato.
Per Villeneuve, come riportato da total-motorsport.com la spiegazione è semplice: “Tsunoda è probabilmente il peggiore di tutti. Molti dicono che la macchina è fatta per Max, ma forse è l’unico che fornisce buoni feedback. Il team non vuole rendere la vita difficile al numero due, è che non ci sono molti come Max”.
L’ex campione sottolinea come il secondo sedile in Red Bull sia uno dei compiti più ingrati in F1: chiunque si trovi accanto a Verstappen rischia di sembrare mediocre. “In passato c’erano più piloti al suo livello, oggi ce ne sono molti di buoni ma pochi eccezionali. Max spicca e mettere qualcuno al suo fianco è complicato”.

Villeneuve lancia anche una provocazione: “Sarebbe interessante vedere Leclerc accanto a Max, o Alonso, o Norris. Così potremmo capire davvero quanto siano forti”.
Sul futuro di Tsunoda, il giudizio è senza appello: “Ha avuto quattro o cinque anni di esperienza, ha dato il meglio e non è abbastanza. Voleva questa occasione, l’ha avuta e non l’ha sfruttata. Ora la frustrazione lo fa guidare peggio”.
Red Bull, intanto, deve ancora trovare il compagno capace di spingere Verstappen al limite. La lista dei candidati ideali è corta, ma una cosa è certa: per sopravvivere accanto al campione olandese, serve davvero il meglio del meglio.
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