Pierre Gasly ha le idee chiare su dove dovrà concentrarsi Steve Nielsen una volta arrivato in Alpine. Il dirigente inglese, che assumerà il ruolo di Managing Director il 1° settembre, torna a Enstone dopo aver già lavorato con il team nelle sue precedenti incarnazioni Benetton, Renault e Lotus. Il suo curriculum include esperienze con Tyrrell, Honda, Toro Rosso, Arrows e un incarico di alto livello alla FIA, oltre alla recente posizione di Chief Motorsports Operations Officer in Formula 1.
La scuderia francese vive un 2025 complicato, ultima in classifica con soli 20 punti, e con Flavio Briatore che, da Executive Advisor, ha temporaneamente coperto il vuoto lasciato dall’addio di Oliver Oakes a maggio. Gasly, però, non si aspetta miracoli nell’immediato e guarda già oltre.
“La realtà è che la macchina è la stessa da Barcellona e resterà così fino a fine anno. Bisogna essere obiettivi e realistici su ciò che possiamo ottenere. Steve arriverà a settembre e il suo impatto si vedrà soprattutto nel 2026 e oltre. Onestamente, deve concentrarsi sul prossimo anno. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo e dell’evoluzione. Sono fiducioso che il team sarà in grado di darmi una macchina competitiva il prossimo anno”, ha spiegato il francese durante il weekend del GP d’Ungheria.
Gasly ammette che il resto della stagione sarà difficile: “Questa è la macchina che abbiamo e sarà estremamente complicato cambiare posizione. Non significa che non stiamo facendo bene, ma le scelte fatte per il 2026 ci hanno impedito di portare abbastanza prestazioni per lottare per posizioni migliori. Che tu finisca ottavo, nono o decimo, in fondo cambia poco. Ma se questo ci dà una macchina in grado di lottare per vittorie, podi o top 5 il prossimo anno, lo preferisco sempre”.
In sintesi, per Gasly la priorità è già fissata: sacrificare il presente (anche per sfruttare le ore in più in galleria del vento concesse per chi arriva più indietro in classifica) per costruire un futuro in cui l’Alpine (Renault) possa tornare protagonista, anche perché il prossimo anno il confronto diretto con Ford ed Audi potrebbe avere ripercussioni anche sull'immagine di big del settore automobilistico.
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