La Mercedes difende Antonelli: «Responsabilità del team»
14/08/2025 12:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo un inizio quasi esaltante, Kimi Antonelli è stato protagonista di una serie di risultati deludenti, in particolare dopo il GP del Canada, con l'inizio della parte "europea" del calendario. Ma questo calo di prestazioni non sarebbe da imputare al pilota, o almeno non esclusivamente. A dirlo è Andrew Shovlin, direttore tecnico di pista della Mercedes, che ha voluto togliere pressione dalle spalle del giovane rookie bolognese.

 

Il calo dopo Montreal e la perdita di fiducia

Il 2025 è iniziato con cinque arrivi a punti nelle prime sei gare, ma dopo Antonelli è incappato in una serie nera: sei GP consecutivi senza bottino, interrotta solo dal decimo posto conquistato all’Hungaroring. Un risultato arrivato, non a caso, subito dopo che la squadra di Brackley ha fatto marcia indietro sul discusso aggiornamento alle sospensioni posteriori introdotto proprio all’inizio del ciclo europeo. «Non è un problema di Kimi» Shovlin ha spiegato come l’upgrade abbia «creato un po’ di problemi» sia ad Antonelli sia a George Russell, peggiorando il feeling con la monoposto. «È sbagliato che lui si prenda tutta la colpa per questa situazione. Una buona parte delle difficoltà è responsabilità del team», ha dichiarato ai media.

Il britannico ha però apprezzato l’atteggiamento del 18enne: «Kimi è il suo critico più severo, è molto onesto con la stampa e con noi. Questo è un aspetto positivo. Ma dobbiamo aiutarlo a superare questo momento. Ha un talento enorme e, vista la sua giovane età, non può che crescere ancora. È vero però che le ultime gare lo hanno colpito più duramente di George»

Un altro fattore che potrebbe aver influito negativamente è legato all'improvvisa incertezza di un futuro stabile in Mercedes, interessata a portare Max Verstappen a Brackley. Se George ha reagito mostrando la sua versione migliore, raccogliendo anche più di quanto ci si poteva aspettare, Kimi ha accusato il colpo ed è apparso spesso afflitto e demoralizzato. Il ritorno alla vecchia sospensione, la notizia che almeno per il 2026 il suo sedile sarà assicurato, e il ritorno in zona punti in Ungheria fanno sperare in una parte finale di stagione almeno in linea con il compagno di squadra.

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