Red Bull costruisce la sua PU: Mekies e Wolff concordano, é come scalare l’Everest
11/09/2025 09:00:00 Tempo di lettura: 5 minuti

La Red Bull è a un bivio della sua storia. Con Laurent Mekies al timone dopo l’era Horner, il team di Milton Keynes ha scelto la strada più rischiosa: costruire in casa la propria power unit dal 2026. Un progetto che Toto Wolff ha paragonato allo "scalare l'Everest". 

Mekies sa bene che il primo motore Red Bull difficilmente potrà rivaleggiare subito con Ferrari e Mercedes. Ma il messaggio è chiaro: vale la pena provarci, anche a costo di fallire.

 

L'ultima conferenza stampa di Christian Horner

Red Bull costruisce la sua PU: Mekies e Wolff concordano, è come scalare l’Everest

In quella che si é rivelata essere la sua ultima conferenza stampa alla guida della Red Bull, Christian Horner ha dichiarato che sarebbe "imbarazzante" se i migliori team di Formula 1 venissero battuti dalla scuderia austriaca nel 2026, visto che per la prima volta nella sua storia la Red Bull sta diventando un produttore di motori. Naturalmente, non è più lui a supervisionare questa transizione ma Laurent Mekies, il quale ora é team principal della Red Bull. Anche se non è stato così provocatorio nel modo in cui ha espresso il suo punto di vista, il francese ha concordato sul fatto che sarebbe "sciocco" aspettarsi che il primo motore della sua squadra sia potente come quelli prodotti da costruttori esperti di power unit. Ferrari e Mercedes producono motori di F1 da decenni.

La Red Bull ha attinto personale esperto da questi costruttori affermati e ha anche stretto una partnership con la Ford per acquisire maggiori competenze. Ma resta il fatto che la Red Bull sarà nuova e quindi non ci si può ragionevolmente aspettare che costruisca immediatamente un motore vincente per il campionato. Il capo della Mercedes, Toto Wolff, lo ha detto durante il Gran Premio d'Italia dello scorso fine settimana, paragonando la situazione alla scalata dell'Everest, con Mekies che ha dato una sua risposta.

 

Le parole di Mekies:

"Penso che Toto abbia ragione nel dire che è un Everest da scalare. É proprio così: é una follia prendere la decisione di realizzare una propria power unit, come ha fatto la Red Bull. Si tratta di una sfida incredibile da affrontare. É il genere di cose folli che fa la Red Bull, quindi è una bella sensazione, ma non sottovalutiamo quanto sia folle. Questi ragazzi lo fanno da 90 anni o giù, quindi sarebbe sciocco da parte nostra pensare di arrivare qui e, fin dall'inizio, essere al livello della Ferrari o della Mercedes. Ma la Red Bull si sta organizzando in questo modo: al massimo livello possibile. Procediamo passo dopo passo. Stiamo cercando di aumentare il più rapidamente possibile sia la PU sia la struttura che ruota intorno alla PU: le persone, le infrastrutture. Come ho detto, l'anno prossimo ci aspetta un anno di duro lavoro e di notti insonni per cercare di raggiungere il giusto livello. Ma si tratta di una sfida che ha tutta l'aria di essere una sfida Red Bull e questo ci piace. Non abbiamo intenzione di dare un numero a dove pensiamo di arrivare, perché credo che nessuno abbia un numero, ma sappiamo che stiamo iniziando con una montagna da scalare, come ha detto Toto".

 

La Red Bull, uno dei cinque nuovi costruttori di PU

La Red Bull é uno dei cinque costruttori di motori che stanno sviluppando nuovi propulsori in vista del cambiamento regolamentare che entrerà in vigore nel 2026. Non saranno gli unici nuovi arrivati: anche Audi sta progettando PU per la F1 per la prima volta, mentre la Cadillac ha in programma di costruire i propri motori nei prossimi anni. È un progetto ambizioso, che potrebbe cambiare gli equilibri della Formula 1. La vera domanda resta: nel 2026 la Red Bull sarà già in grado di sfidare a viso aperto Ferrari e Mercedes?

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