Dopo un mercato piloti estremamente vivace lo scorso anno, in questi mesi non ci sono stati annunci di trasferimenti importanti. Non per questo, però, è stato tranquillo. Dietro le quinte, infatti, ci sono stati molti incontri informali per sondare le opzioni e le opportunità dei rivali, specialmente in ottica 2026. Si è parlato di un avvicinamento di Verstappen alla Mercedes e persino di un interesse da parte della Ferrari, ma poi l’olandese ha voluto (o è stato obbligato) restare in Red Bull.
Al momento, gli unici sedili liberi sono quelli dell’Alpine, in Racing Bulls e in Mercedes. Wolff si sta prendendo il suo tempo per rinnovare i suoi titolari, sebbene si dica che Antonelli abbia già firmato. Resta in sospeso il contratto di Russell, per il quale si devono ultimare i dettagli. In particolare, un nodo cruciale sono il salario e le ore di attività mediatica per gli sponsor. Secondo Nico Rosberg, questo sarebbe il motivo per cui il britannico starebbe tirando alla lunga le trattative, nonché una delle ragioni per cui Hamilton ha lasciato la Mercedes. “La Ferrari è un brand più forte, non ha bisogno di tanta sponsorizzazione. Da quanto ho capito ha circa 10 ore da fare in un anno”, ha spiegato il tedesco a Sky Sport.
Nella recente conferenza stampa di Singapore, anche Leclerc ha sollevato la questione: “Noi ne chiediamo sempre meno, ma aumentano sempre. A un certo punto può anche cambiare la nostra performance, perché come atleti abbiamo bisogno di riposo. Il calendario è sempre più fitto e anche in fabbrica abbiamo sempre più cose da fare, specialmente con il cambio di regolamento in arrivo. Come squadra, però, non possiamo fare il nostro lavoro senza sponsor, quindi dobbiamo anche restituire qualcosa. Bisogna trovare un equilibrio, specialmente in una stagione come questa”.
Foto copertina x.com
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