Ferrari, Leclerc deluso: «Niente scuse. Abbiamo dovuto fare modifiche forzate»

Cambiano le piste, passano i mesi, ma il copione resta invariato. E così come accade da inizio anno, anche in occasione del GP di Singapore la Ferrari, dopo aver vissuto un positivo avvio di fine settimana, con un venerdì di alti e bassi ma comunque incoraggiante, è stata incapace di mandare in archivio una positiva qualifica, mettendosi nelle scomode condizioni di dover pensare ad una gara di rimonta. Insomma, la qualifica di Marina Bay viene assai utile per riassumere l'annata del Cavallino, con le due SF-25 che non sono state in grado di andare oltre il sesto e settimo tempo, con Lewis Hamilton davanti a Charles Leclerc, su una pista dove il team pensava di poter avere una delle ultime chance per poter centrare la prima vittoria di questa sfortunata annata.

Il classico risveglio

Come detto, dopo il primo turno di prove libere in cui le Rosse (probabilmente girando con una altezza da terra assai contenuta prima di correre ai ripari in qualifica per non rischiare, come noto, delle sanzioni per l'usura eccessiva del fondo vettura) erano parse competitive, il brusco risveglio è arrivato al termine dei sessanta minuti di prove ufficiali, che hanno nuovamente mostrato come la SF-25 non sia vincente o competitiva, neppure sulle piste teoricamente affini. E di questi, noti, problemi della vettura ha parlato Charles Leclerc nel post sessione, essendo molto diretto con i media nello spiegare cosa sia successo tra venerdì e sabato, menzionando (senza entrare nei dettagli) delle modifiche necessarie che sono state effettuate sulla SF-25: un chiaro riferimento alla monoposto alzata per i motivi citati.

Parla Leclerc

"La macchina era veramente difficile da guidare. Finora è stato un fine settimana difficilissimo. Nelle FP1 siamo andati bene, eravamo abbastanza veloci: non eravamo nemmeno al limite. Anzi, avevamo margine. Poi, però, abbiamo dovuto fare modifiche alla macchina per forza e dalle FP2 abbiamo faticato tanto. C'è sempre una spiegazione a quanto è accaduto, ma le spiegazioni non sono mai buone abbastanza. Quando un team come Mercedes deve faticare su una pista come questa con il caldo e alla fine fa la pole non dobbiamo trovare scuse. Dobbiamo fare meglio. Non so più cosa dire, mi dispiace. Ce l'ho messa tutta, ma la vettura era veramente difficile da guidare".

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Foto copertina x.com