Il Gran Premio di Singapore dello scorso fine settimana ha segnato un punto di svolta nella storia della Formula 1, per l’introduzione della prima gara classificata come “Heat Hazard” a causa delle temperature estreme.
Con un indice di calore di oltre 31°C, la FIA ha attivato una misura di sicurezza inedita: il sistema di raffreddamento integrato nel giubbotto, disponibile per tutti i piloti. Ma se da un lato si guarda alla sicurezza, dall’altro emergono dubbi. Max Verstappen e Lewis Hamilton si sono schierati apertamente contro l’obbligo previsto per il 2026, sollevando un acceso dibattito tra libertà personale e tutela della salute in condizioni climatiche sempre più estreme.
A causa del calore intenso, a Singapore la FIA ha attivato la misura di sicurezza, che ha comportato l’installazione del sistema di raffreddamento a giubbotto su tutte le auto, ma la scelta di utilizzarlo è rimasta a discrezione del pilota. Tuttavia, entro il 2026 questa misura sarà obbligatoria in condizioni estreme.
Max Verstappen è stato il primo dei piloti a mostrarsi contrario alla nuova dotazione. Al termine della gara di Singapore è stato intervistato sul meccanismo, definendolo “inutile”.
“Non mi piacciono quei tubicini vicino alle cinture. Dopo 15 o 20 minuti, l’acqua si riscalda e la giacca è inutile”, ha dichiarato.
Lewis Hamilton è intervenuto successivamente sullo stesso tema, affermando con fermezza la sua opposizione a qualsiasi imposizione:
“Non credo che dovrebbe mai essere imposto ai piloti. Continuano a dire che è una questione di sicurezza, ma nessun pilota è mai morto per surriscaldamento durante una gara, tranne, ovviamente, quelli coinvolti in incidenti con incendi, quindi è una sciocchezza. Penso che potrebbe essere utile in luoghi con temperature molto elevate, ma dovrebbe essere una decisione personale. Dovrebbe essere una nostra decisione. Apprezzo che ce l’abbiano messo a disposizione. Non dovrebbe mai diventare obbligatorio.”
Un meccanismo che dovrà essere affinato e “accettato” da parte di piloti come Hamilton e Verstappen, che non sembrano molto d’accordo a utilizzare questo giubbotto quando le temperature sono alte.
Leggi anche: Tombazis spiega la scelta FIA: perché i giubbotti refrigeranti sono necessari
Foto copertina x.com
Foto interna x.com