La stagione di Liam Lawson doveva essere la prova definitiva di una carriera rampante. La squadra puntava molto sul neozelandese, che aveva dimostrato del potenziale nel periodo in cui era stato chiamato a sostituire Daniel Ricciardo a seguito di un infortunio; Marko ci credeva così tanto che aveva fatto terminare in anticipo il contratto dell'Honey Badger pur di avere il giovane a tempo pieno, e farlo provare in ottica 2025.
Invece, sono bastati due Gran Premi dai risultati impietosi per venire "declassato" ancora in Racing Bulls. Il suo morale, però, aveva preso un duro colpo, e il pilota si trovava ancora in una spirale negativa, dove mancava la performance in pista. In questo periodo, in cui la confusione si univa a un talento non troppo cristallino, Lawson si è trovato in parecchie bagarre con i suoi colleghi, in particolare Carlos Sainz. I due si sono incrociati parecchie volte, con grande smacco dello spagnolo della Williams, tanto che in una recente intervista al programma "El partidazo de cope", alla domanda su chi sia il più pericoloso in pista, quel pilota che quando lo vedi dici "oddio", l'ex Ferrarista ha detto chiaramente il nome di Lawson.
Un episodio che spicca nella loro "storia" è quello al GP d'Olanda: dopo una ripartenza da Safety Car, Sainz ha tentato un affondo ai danni di Lawson il quale, però, ha perso il controllo della sua monoposto ed è finito contro lo spagnolo. Nonostante l'errore, è stato il nativo di Madrid ad avere 10 secondi di penalità per "non aver rispettato le linee guida". Tuttavia, la Williams ha fatto ricorso, per poi vincerlo (parzialmente) quasi un mese dopo.
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