Stroll: «Non accetto critiche da chi non ascolterei neanche per un consiglio»
11/10/2025 16:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Nel mondo della Formula 1 caratterizzato dalla pressione, dove ogni curva può trasformarsi in giudizio e ogni risultato in etichetta, Lance Stroll ha scelto una strada diversa: quella dell’equilibrio interiore. Il pilota dell’Aston Martin, attualmente 13° nella classifica piloti in questa stagione, ha condiviso apertamente il suo approccio alla gestione delle critiche online e delle difficoltà in pista, rivelando una filosofia personale basata sulla fiducia, la resilienza e la crescita.

 

La storia di Lance Stroll

Stroll: «Non accetto critiche da chi non ascolterei neanche per un consiglio»

Stroll ha debuttato in Formula 1 nel 2017 con la Williams, affiancando Felipe Massa. É rimasto nella scuderia di Grove per la stagione 2018, prima di passare alla Racing Point nel 2019, quando la squadra é stata acquistata da un consorzio di investitori guidato da suo padre, Lawrence Stroll.

Nel corso della sua carriera in F1, durante la quale ha collezionato tre podi, una pole position e 324 punti, Stroll ha dovuto affrontare parecchie critiche, alimentate in parte dal fatto che suo padre é il  proprietario della scuderia per cui corre.

"Mi piace considerarle solo chiacchiere. Se ci credessi, sicuramente mi darebbe fastidio, ma sono fortunato ad avere intorno a me persone fantastiche che amo e di cui mi fido, alle quali presto attenzione e di cui apprezzo le opinioni. Cerco di vivere nel mio mondo, non in quel senso. Ci saranno sempre critiche. Le persone sono molto miopi. Se fai un paio di buone gare, sei fantastico. Se ne fai un paio brutte, fai schifo. Questo non cambierà mai. Ecco perché é importante circondarsi di persone importanti e dare valore alle opinioni delle persone a cui tieni, che apprezzi. Quelli che conosci davvero, la loro opinione é ciò che conta. Non accettare critiche da qualcuno da cui non accetteresti consigli".

 

Difficoltà in pista, difficoltà fuori…

Il pilota canadese non ha parlato solo delle difficoltà fuori pista, ma anche di quelle in pista.

"Possiamo parlare dei podi e delle pole position, ma parliamo anche delle sconfitte. Penso che sia lì che si impara di più su se stessi, per crescere grazie a quei momenti difficili. Penso che sia lì che si cresce davvero come persona, come atleta, come pilota, grazie a quelle difficoltà. Vorrei che ogni giorno fosse fantastico e perfetto, ma questa non é la realtà dello sport. Nello sport, come in qualsiasi cosa si persegua nella vita, ci saranno alti e bassi. Bisogna accettarlo prima ancora di iniziare. Prima di ogni stagione, penso tra me e me: 'Ci saranno giorni buoni e giorni cattivi e devo accettarlo fin da ora. Tutti amiamo i festeggiamenti con lo champagne. Ma è proprio nei momenti difficili, nei periodi duri, che impariamo davvero di più su noi stessi e cresciamo."

Le parole di Lance Stroll fanno capire tanto del pilota ma anche della persona che é diventata. Essere uno dei top 20 piloti in griglia che hanno la fortuna di correre in F1, ti porta ad essere soggetto ad una valanga di critiche che possono farti male al punto da farti perdere la strada. Il pilota canadese ha fatto un grande lavoro su questo aspetto ed é lodevole. I giovani dovrebbero prendere esempio da lui e da tutti quelli che hanno fatto un lavoro su sé stessi per reggere la pressione ma soprattutto per non farsi scalfire dai commenti crudeli.

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