Ferrari,
13/10/2025 13:45:00 Tempo di lettura: 3 minuti

20 ottobre 2024. Circuit of the Americas, Austin, Stati Uniti. La Ferrari taglia il traguardo con una doppietta inaspettata e inizia la rincorsa verso un Titolo che manca dal 2008. La vittoria a Monza non era stato un fuoco fatuo, ma il segno di una monoposto che, contro le attese, stava iniziando a performare nella seconda parte della stagione. Dopo il COTA ci sarà la vittoria in Messico e altri podi, che porteranno la Rossa a giocarsi il Mondiale all'ultimo Gran Premio.

Per soli 14 punti quell'obiettivo sfugge, ma la motivazione resta alta. D'altronde, lo sviluppo della macchina era nella direzione giusta e nei prossimi mesi sarebbe arrivato Hamilton. Con queste premesse si poteva sognare.

12 mesi dopo

Ferrari, è caduto il sogno americano. E a Maranello spuntano altre tensioni

13 ottobre 2025. Ci stiamo dirigendo verso il Circuit of the Americas. La Ferrari non ha ancora vinto una gara e rischia di perdere il terzo posto nel Mondiale Costruttori a favore di una Red Bull guidata dal solo Max Verstappen. Leclerc tiene a galla la classifica, gettando il cuore oltre l'ostacolo per conquistare anche dei magri podi, mentre Hamilton alterna alti e bassi. "Sarà difficile vedere una vittoria. Quando le condizioni sono a nostro favore, anche la McLaren va veloce e non possiamo batterli", ha detto il monegasco riguardo a un possibile ritorno negli ultimi appuntamenti.

La monoposto è capricciosa e mediocre: non eccelle ma non è neanche pessima, non ha punti di forza ma nemmeno debolezze eccessive. "Se sapessimo dove migliorare saremmo già andati in quella direzione. Conosciamo i nostri limiti, ma non la strada per sistemarli. Noi, la Red Bull e la Mercedes abbiamo fatto dei passi simili, ma la McLaren ha fatto il vero balzo. Adesso noi dobbiamo capire cosa hanno fatto di così speciale e chiudere il gap", aveva aggiunto ancora Leclerc.

A Maranello si è generato un costante clima di tensione. Negli ultimi giorni si era parlato di un litigio tra Frederic Vasseur e Matteo Togninalli, head of track engineering, smentito oggi da Daniele Sparisci sul Corriere della Sera. Eppure qualcosa nell'asse fabbrica-pista si deve essere spezzato. I compiti a casa sono fatti in modo eccellente, come dimostrano i risultati positivi delle prime sessioni di prove libere, ma poi la SF-25 mostra i suoi limiti. Si deve alzare l'altezza da terra per evitare una squalifica dopo l'eccessivo consumo del pattino. Come detto ancora dal quotidiano italiano, i rapporti tra la squadra e la FIA non sarebbero dei migliori e gli ingegneri sono costretti a usare un approccio molto conservativo per evitare eccessive ripercussioni.

Ci riaggiorniamo tra 12 mesi, dopo un cambio di regolamento e più esperienza dei piloti. Tanto la storia (specialmente quella della Ferrari) si ripete.

Foto copertina x.com

Foto interna x.com

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