Si sono sempre rispettati, con quella freddezza di chi ti sta studiando da lontano. Si sono incrociati poche volte, in alcuni momenti accesi, senza eccedere nemmeno via radio. Hanno riso e scherzato insieme nelle interviste, lavorato insieme per riportare la McLaren al vertice, ma adesso arriva il momento del giudizio per Norris e Piastri.
Mancano solo 6 gare e 3 Sprint Race alla fine del Mondiale, e dalle prossime settimane uscirà un vincitore e un vinto. Al momento, i numeri sono a favore dell'australiano, che guida la classifica con 22 punti di vantaggio, ma un errore o un guasto meccanico sono dietro l'angolo. Ma oltre a questi fattori, c'è stato anche un cambiamento nell'aria di Woking a partire dalla pausa estiva.

Lando Norris, criticato dai media per essere "troppo emotivo", sta prendendo sempre di più l'approccio del compagno di squadra. Si ragiona posizione per posizione, non si prendono rischi inutili, consapevole che ogni punto conta più di uno zero. Negli ultimi due appuntamenti lo si è visto più restio nei sorpassi, non tanto per paura dell'avversario quanto per portare la macchina al traguardo e rosicchiare piano piano dei punti. Un metodo per il quale Piastri è stato elogiato, ma che a quanto pare, per alcuni media, non è sufficiente per l'inglese.
Dall'altra parte del box, Oscar Piastri inizia a sentire, forse, l'idea di essere leader del campionato. A Baku ha commesso due errori che gli sono costati punti preziosi, per quanto Norris fosse bloccato in basso alla top 10, mentre a Singapore ha tenuto il broncio con la squadra per non aver ottenuto uno scambio dopo la mossa alla prima curva. Piccoli segnali del fatto che, magari, l'australiano vede il divariro ridursi e Max Verstappen fare da terzo incomodo in quella che, dopo Zandvoort, sembrava una tranquilla camminata verso il successo.
Tra i due c'è stato quasi uno scambio di ruoli, ma non si possono ancora fare giudizi. Davanti a loro si sta aprendo la sfida più difficile della loro vita, quello per cui hanno lavorato ogni giorno. E solo uno festeggerà nelle caldi notte della penisola araba.
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