Lewis Hamilton si è presentato al GP del Brasile carico di sogni e di aspettative, desideroso di fare un tributo ad Ayrton Senna. La Ferrari sembrava essere in un momento positivo, reduce da due podi, ma sin dal venerdì sono emerse non poche difficoltà: undicesimo nella Sprint Qualifying, settimo nella Sprint Race e tredicesimo in qualifica. Una gara che partiva già in salita, e dalle prime curve non ha fatto che peggiorare a seguito del contatto con Sainz prima e Colapinto dopo. L'inglese si è trovato senza ala e con il fondo danneggiato al primo giro, e ogni modifica non cambiava la situazione della sua monoposto. Il ritiro è arrivato neanche a metà gara.
"Un weekend da dimenticare, ed è un peccato perchè amo il Brasile. Ogni persona nella squadra dà sempre il massimo ogni giorno, e oggi siamo andati via a mani vuote. Mi dispiace molto per ognuno di loro, e mi assumo la responsabilità di quello che ho fatto in qualifica", ha detto l'inglese ai media. "Dopo il contatto mi sembrava che si fosse rotta la sospensione, ma dal box mi hanno detto che era tutto ok. Io invece sentivo che il peso era sbilanciato. Credo che stessimo perdendo 30 o 40 punti di downforce, e ad alta velocità la macchina scodava. Ho dato di tutto, ma non riuscivo a stare con gli altri".
"Charles ha fatto un ottimo lavoro in qualifica, e la performance c'è. Spero che qualcosa uscirà da queste difficoltà, sono sicuro che siamo destinati per qualcosa di grande, forse ci stiamo togliendo la sfortuna quest'anno", ha concluso poi.
Foto copertina x.com
Leggi anche: Ferrari, Leclerc commenta il suo ritiro: «Zero colpe, sono inca**ato. Lo rifarei»
Leggi anche: GP Brasile: Vince Norris, seguono Antonelli e un super Verstappen. Incubo Ferrari