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Fioccano multe dopo il venerdì di Las Vegas: le decisioni su Ferrari e Alpine
22/11/2025 11:00:00
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Il venerdì dei commissari sportivi è stato intenso in quel di Las Vegas, con diverse squadre sotto osservazione tra le Prove Libere e le Qualifiche (ricordiamo, infatti, che negli Stati Uniti è tutto spostato di un giorno rispetto al solito calendario, per far sì che in Europa, con le 9 ore di fuso orario, si rispetti la normale tabella di marcia). Nessuna delle investigazioni, però, si è conclusa con una penalità severa, da scontare in pista, ma solo con sanzioni monetarie.
Si parte con una multa di 100 euro ai danni della Ferrari, in quanto Lewis Hamilton è transitato nella pitlane a una velocità di 0.1 km/h in più rispetto al limite. Un'inezia, dovuta probabilmente a un guasto nel limitatore, che però è sempre oggetto di attente valutazioni da parte della direzione gara. E per l'inglese alla guida, forse un segno premonitore del disastro a seguire.
Durante le qualifiche, gli stewards hanno messo sotto indagine Carlos Sainz con l'accusa di essere rientrato in modo non sicuro in pista, ma i dati disponibili hanno graziato la terza posizione dello spagnolo. Nell'occhio del ciclone sono finiti poi due team: la Mercedes e l'Alpine. La prima era accusata di non aver fornito i documenti con il setup alla FIA prima del parco chiuso, e la squalifica sembrava imminente. Tuttavia, la squadra ha dimostrato di aver inviato l'e-mail entro il termine stabilito, ma che non era arrivata per un problema informatico; per il team di Wolff, quindi, è arrivato un NFA. Una sorte diversa è capitata all'Alpine, uscita dalla sessione con il portafoglio più leggero di 5000 euro per non aver caricato sui sistemi informatici il numero di gomme usate.
Foto copertina x.com
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