Delusione Ferrari: sacrifici e speranze, il 2026 è l’anno della verità
Dopo un 2024 da protagonista nella lotta costruttori, la Ferrari ha vissuto un 2025 di delusioni: nessuna vittoria, una SF-25 incostante e un futuro che ora dipende dal nuovo regolamento 2026.

08/12/2025 12:00:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Dopo un 2024 in cui la Ferrari aveva dimostrato di avere il passo necessario per lottare fino all’ultima gara, ad Abu Dhabi, per la conquista del titolo costruttori, era inevitabile che le aspettative per la stagione 2025 fossero altissime. La squadra di Maranello si presentava al via con la convinzione di poter finalmente colmare il divario con Red Bull e McLaren, forte di una base tecnica solida e dell’arrivo di Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, chiamato a portare esperienza, mentalità vincente e un ulteriore impulso motivazionale all’interno del team.

Il contesto sembrava perfetto: Charles Leclerc reduce da una stagione di grande maturità, Hamilton pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera in rosso, e una Ferrari che aveva dimostrato di poter competere con i rivali. 

 


La realtà di una SF-25 incostante

 

Delusione Ferrari: sacrifici e speranze, il 2026 è l’anno della verità

 

La realtà, però, si è rivelata ben diversa. La SF-25 si è mostrata incostante, priva di quei picchi di prestazione che avrebbero permesso di trasformare il lavoro dei piloti in vittorie concrete. I podi conquistati sono arrivati più grazie alla bravura individuale di Leclerc e alle difficoltà momentanee degli avversari nel trovare il giusto assetto delle loro monoposto, che non per una reale superiorità tecnica della Ferrari.

A questo si sono aggiunte le difficoltà incontrate da Hamilton, che non ha mai trovato il feeling con la vettura. La Sprint vinta in Cina è rimasta un episodio isolato, quasi inspiegabile alla luce delle prestazioni complessive della sua prima stagione in rosso.

Quello che doveva essere l’anno della consacrazione si è trasformato in una stagione di transizione, segnata da delusioni e da un distacco evidente rispetto alle aspettative iniziali, ma anche rispetto alle prestazioni della SF-24. Per questo, il 2026 deve necessariamente rappresentare una ripartenza dopo un ciclo regolamentare che avrebbe dovuto portare ben altri risultati.

 

La dichiarazione di Leclerc dopo il Qatar

Il Gran Premio del Qatar ha rappresentato uno dei momenti più emblematici di queste difficoltà: un weekend in cui la Ferrari si è ritrovata lontana dalle prestazioni attese, e in cui Charles Leclerc ha scelto di parlare con grande sincerità, senza nascondere la delusione per un 2025 che avrebbe dovuto portare ben altri risultati.

“Mi fa molto male, mi dispiace tantissimo… non è che mi piace creare false aspettative però alla fine bisogna anche dire quello che si pensa. Io a inizio anno avevo la convinzione che avevamo fatto un buon lavoro, risultato è che il lavoro fatto non è abbastanza e dobbiamo fare molto di più per riuscire ad arrivare ai nostri obiettivi. Stiamo facendo tantissimo, stiamo lavorando tantissimo e vedremo l’anno prossimo come andrà ma so che dopo le prime 3/4 gare abbiamo sacrificato i due terzi di questa stagione per concentrarci sulla macchina del prossimo anno. Non è quindi una grandissima sorpresa di essere in difficoltà in questa stagione, è una sorpresa essere stati così tanto indietro questo weekend perché non si può spiegare una performance così con il fatto che abbiamo iniziato a sviluppare la macchina dell’anno prossimo, quindi su quello non sono soddisfatto e dobbiamo trovare risposte. Soprattutto mi dispiace perché ovviamente dovunque andiamo abbiamo tantissimo sostegno nei momenti buoni ma anche in quelli difficili e so che mi ripeto troppo che il nostro tempo arriverà, continuerò a ripetermi perché ci credo ma mi dispiace per i tifosi che loro aspettano e stanno sempre dietro di noi".

Queste parole racchiudono tutta la tensione di una stagione vissuta tra sacrifici e delusioni: la consapevolezza di aver scelto di guardare al futuro, ma anche la difficoltà di accettare prestazioni così lontane dalle aspettative. Leclerc non nasconde la frustrazione, ma ribadisce la fiducia nel progetto e la gratitudine verso i tifosi, che continuano a sostenere la squadra nonostante i risultati, spinti dall’amore per un marchio che rappresenta un sogno da sempre.

 

L’addio alla SF-25 e lo sguardo al 2026

Se in Qatar la vettura era apparsa inguidabile e priva di competitività, ad Abu Dhabi la situazione si è rivelata leggermente diversa. Sul circuito di Yas Marina la SF-25 ha chiuso al quarto posto, una delle migliori gare dell’anno, ma comunque insufficiente per salvare un progetto che si è rivelato un fallimento.

Leclerc, al termine del GP, ha parlato con lucidità del futuro:

“Le aspettative per il 2026 vanno vissute passo dopo passo, senza pensare che possano cambiare realmente le cose. Stavolta non ne ho: è una carta bianca, non sappiamo da dove partire né dove saranno gli altri.”

E ha aggiunto con forza:

“È un cambiamento così grande, un’enorme opportunità per mostrare di cosa è capace la Ferrari. È il momento della verità: ora o mai più. Spero davvero che inizieremo questa nuova era col piede giusto, perché è importante per i quattro anni successivi.”

Il 2025 ha mostrato tutti i limiti della Ferrari: nessuna vittoria, una vettura incostante e un progetto che non ha mantenuto le promesse. Dopo aver sacrificato questa stagione, il 2026 diventa l’occasione decisiva. Con il nuovo regolamento non ci saranno più alibi: la Ferrari deve trasformare lavoro e fiducia in risultati concreti, perché questa è una chance che non può permettersi di perdere.

Leggi anche: F1 2025 - Le classifiche piloti e costruttori aggiornate dopo il GP di Abu Dhabi

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