I punti sono in un fazzoletto e le combinazioni, per quanto riguarda gli esiti, le conosciamo. Ad Abu Dhabi andrà in scena una specie di lotteria, o meglio una roulette: con tre palline e i giri imprevedibili.
Dire che Norris è favorito è logico dal punto di vista di chi guarda il vantaggio in classifica, tuttavia appare un po' come una forzatura, perlomeno a chi scrive: avrebbe potuto chiudere i giochi da qualche gara a questa parte, eppure non l'ha fatto, per una serie di ragioni. Nel mentre, Piastri l'imperturbabile, l'algido, il glaciale aveva dilapidato il suo vantaggio facendo capovolgere giudizi e punti di vista, proprio mentre Norris sembrava veleggiare verso la completa maturazione. Ora, in prossimità del traguardo, tutto si è rimescolato di nuovo, rimettendo in gioco gli aggettivi.
Facile, con queste premesse, pensare al terzo che gode tra i due litiganti: Max Verstappen, peraltro, sembra l'interprete ideale del ruolo. Troppo facile, però, con una bagarre che coinvolgerà tre monoposto e senza conoscere l'esito delle qualifiche. Poi, ci saranno anche gli altri, a cominciare dalle Mercedes. Chi potrebbe aiutare chi?
Senza avere in mano una griglia di partenza, possiamo soltanto pesare attitudini e ipotesi: sotto il profilo caratteriale e riflettendo sulle "chirurgiche" strategie che la Red Bull può vantare come vantaggio nei confronti della McLaren, Verstappen risulterebbe favorito. Se invece pensiamo alla possibilità di una qualifica come quella che potrebbe disputare Norris nella sua versione migliore, per poi azzeccare la partenza, allora il "tesoretto" di punti sarebbe al sicuro. Nessuno, però, si aspettava che Piastri si ritrovasse a giocarsi delle chance all'ultimo atto, dopo aver perso il credito di punti e di quella specie di invincibilità caratteriale che a un certo punto della stagione sembrava impossibile da dilapidare.
Su chi puntiamo, alla fine di tutte le considerazioni? Su quello che riuscirà ad anticipare le mosse degli altri due.
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