Il Gran Premio del Belgio ha lasciato i tifosi Ferrari con una duplice sensazione: quella da un lato di una grandissima prestazione di Fernando Alonso, dall’altra l’amara verità, che vede Sebastian Vettel ancora più saldamente in testa al mondiale, visto che allunga, seppur di poco, sul secondo in classifica, che è appunto lo spagnolo della Ferrari.
Resta insomma la sensazione da: “bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto”? La stessa che provarono i tifosi della rossa lo scorso anno al Gran Premio di Abu Dhabi, quando c’erano le premesse per agguantarsi punti preziosi per il mondiale e permettere ad Alonso un sorpasso quasi decisivo ai danni del tedesco della Red Bull. In quella occasione, infatti, Sebastian Vettel partiva ultimo in griglia di partenza, ma fu lui a fare una gara strepitosa, partendo dalle retrovie fino a ritrovarsi terzo all’arrivo, a soli quattro secondi di distacco dai primi due: il vincente Kimi Raikkonen ed il secondo, Fernando Alonso.
Nelle interviste successive al Grand Prix di Abu Dhabi Alonso aveva voluto mettere in evidenza la “parte piena del bicchiere”, visto che le simulazioni proiettavano la Ferrari molto più indietro rispetto alla prima posizione. Ma di fatto in quella occasione fu messa in evidenza la netta superiorità della Red Bull, nonché le doti di pilota di Vettel.
Adesso, dopo il GP del Belgio, forse vorremmo avere gli stessi problemi di un anno fa, visto che al termine del GP di Abu Dhabi c’erano solo 10 punti di distacco tra Vettel e Alonso. Oggi invece i punti di differenza salgono a 46: un distacco non certo incolmabile visto che rimangono ancora otto gare da disputare, tuttavia diventa molto pesante di fronte ad un avversario forte come Vettel su Red Bull. C’è ancora tempo tuttavia prima di arrivare al prossimo Grand Prix degli Emirati Arabi, in primo luogo ci aspetta la gara italiana che si svolge nel circuito di Monza, dove la Ferrari gioca in casa ed ha il dovere di recuperare terreno.
Perché presentarsi competitiva e proiettata alla vittoria al prossimo GP di Abu Dhabi, che si terrà il prossimo 3 novembre (leggi qui le informazioni sui voli dall’Italia per Dubai), è strategico per la scuderia di Maranello, in particolar modo dal punto di vista commerciale: per la visibilità che l’evento ha nel ricco Medio Oriente, dove non a caso la Ferrari ha creato un parco divertimenti a tema. Il Ferrari World Abu Dhabi è infatti una delle attrazioni di Yas Island, l’isola artificiale in cui si trova il Yas Marina Circuit, il circuito ideato dall'architetto tedesco Hermann Tilke in cui si disputano i gran premi di Formula 1.
Insomma, pur essendo uno dei circuiti più giovani entrati nel calendario della Formula 1, quello di Abu Dhabi è uno dei gran premi cui la Ferrari tiene maggiormente e dove quest’anno non può farsi trovare impreparata. La rincorsa non può quindi che ricominciare da Monza.