Vettel: compleanno sotto giudizio
03/07/2017 11:22:04 Tempo di lettura: 3 minuti

Oggi, lunedì 3 luglio, Sebastian Vettel è stato convocato a Parigi di fronte a Jean Todt, presidente della FIA, per discutere dei fatti di Azerbaijan.

Nel giorno del suo trentesimo compleanno Vettel dovrà chiarire le motivazioni del suo gesto per evitare ulteriori sanzioni.
Non si tratta di un processo, il pilota Ferrari è stato invitato e si presenterà senza un legale, ma si deciderà comunque delle sorti sue e della Ferrari per un mondiale fino ad ora aperto ed appassionante.

Sotto "giudizio" la reazione successiva al tamponamento ad Hamilton in regime di Safety Car. Vettel ha affiancato Hamilton protestando e gesticolando ed ha anche dato una "ruotata" alla Mercedes del pilota inglese, manovra che gli è già costata cara con uno stop&go di 10 secondi durante la gara e 3 punti tolti dalla superlicenza. Dei 12 disponibili ne restano 3 prima che scatti l'automatica squalifica per una gara, anche se dopo il Gp d'Austria gli verranno ri-accreditati 2 punti sanzionati per l'incidente a Silverstone nella passata stagione.

La convocazione è frutto non solo della pressione di altri piloti ma anche di antichi "screzi". Durante il Gp del Messico 2016 Vettel via radio mandò letteralmente a quel paese Charlie Whiting per alcuni problemi durante la lotta in pista con Verstappen. Vettel riuscì a cavarsela con pubbliche scuse ed una lettera a Jean Todt in cui prometteva comportamenti più pacati.

La sanzione, qualora dovesse arrivare, non sarà comunque ufficializzata prima di qualche settimana in quanto ogni decisione, anche se presa dal presidente Jean Todt, deve essere approvata dall'intera commissione FIA.

Aggiornamento:

Nessuna ulteriore sanzione. Vettel ha ammesso le sue colpe ha chiesto scusa a tutta la "famiglia" del Circus iridato e la FIA lo ha "perdonato". Una conclusione prevista da tanti e probabilmente la migliore per le sorti di Vettel e della Ferrari ma rimangono dei dubbi sulla gestione e l'analisi delle colpe da parte della FIA e dei suoi commissari.

Queste le pubbliche scuse di Seb:

"durante il giro di ripartenza, sono stato sorpreso da Lewis e l’ho tamponato. A caldo, ho reagito in modo esagerato e voglio scusarmi con Lewis e con gli spettatori. Non sono stato un buon esempio. Mi rendo conto di avere causato una situazione pericolosa, anche se non era mia intenzione. Mi scuso con la Fia. Accetto e rispetto le decisioni prese a Parigi e le penalità inflitte dai commissari a Baku. Amo questo sport e sono determinato a rappresentarlo in modo da essere un esempio per le future generazioni“.