Anche se nella prossima stagione le T Wing, cosi come le pinne, non potranno più essere montate sulle vetture di Formula 1, c'è ancora chi ha deciso di investire nello sviluppo di questo particolare componente aerodinamico. Se la Ferrari aveva portato in Austria una versione leggermente modificata della sua C Wing introdotta per la prima volta in pista al Montmelo, in Ungheria è la volta di Sauber e soprattutto McLaren.
Come vi abbiamo raccontato anche in altri post le T Wing sono utili principalmente a generare carico aerodinamico e essendo un circuito, quello dell'Hungaroring, molto esoso in termini di downforce, la Mclaren ha deciso di introdurre una sua versione di E Wing a ben sei piani.
Una specifica (vedere foto confronto in alto) che non differisce moltissimo dalla E Wing introdotta a Monaco dalla Force India ma che include ben tre soffiature sui profili principali maggiormente caricati rispetto alla soluzione del Team indiano. Voglio ricordare che l'effetto negativo in termini resistenza all'avanzamento delle T, C o E Wing è quasi trascurabile perché l'aspect ratio di queste ali è molto basso al contrario dell'ala posteriore.
Confrontandola alla nuova, la vecchia specifica era una più semplice C Wing a due piani che il Team Mclaren ha utilizzato per l'ultima volta in Austria, abbandonandola invece per Silverstone.
Articolo originale su f1analisitecnica.com