Ultimo Venerdì, ultime Prove Libere, ultime interviste della stagione.
Il lavoro dei team però è sempre lo stesso, certosino, maniacale, minuzioso e in qualche caso già in ottica 2018.
Venerdì di lavoro classico per Sebastian Vettel, con prove di set up al mattino e simulazione qualifica e gara al pomeriggio.
Dopo le FP2, Sebastian Vettel si è presentato nel retro box per rispondere alle domande dei giornalisti:
"Penso che sia stata una buona giornata. La macchina non era male e il bilanciamento è stato subito positivo. Non ho visto i tempi degli altri sul long run, ma credo che saremo molto vicini. Per quanto ci riguarda, abbiamo avuto buone sensazioni: se riusciremo a fare il passo avanti che troviamo di solito al sabato, potrebbe essere una buona giornata, ma vedremo come andranno le qualifiche"
Macchina molto buona, ben bilanciata in grado di far segnare il miglior crono nelle FP1 e il secondo tempo nelle FP2 in simulazione di qualifica.
Sul passo gara la SF70-H si è mostrata consistente, ma leggermente meno performante della W08.
Infine il quattro volte Campione del Mondo ha sciolto tutti i dubbi della stampa sui collaudi del team di Maranello in ottica 2018:
"Abbiamo provato come sempre delle cose per migliorare la macchina, quindi niente di specifico per l’anno prossimo. Ovviamente però quello che proviamo nelle ultime due gare, può andare bene per la stagione successiva. Credo comunque che la mentalità della squadra sia già proiettata verso l’anno prossimo. Per noi è importante chiudere in bellezza la stagione, ma stiamo già pensando alla macchina del 2018".
Novità costanti che se saranno all’altezza verranno riproposte nel progetto 2018.
Lavoro di sicuro in chiave futura quello svolto sulla monoposto di Kimi Raikkonen, dove durate le FP1 sono stati installati dei rastrelli per verificare i flussi d’aria dietro al diffusore per sviluppare il posteriore della futura vettura Italiana.
Lavoro come dice Vettel, dedicato a massimizzare le prestazioni per il GP di Abu Dhabi, per concludere al meglio la stagione e per sfatare l’ennesimo tabù della Rossa, ovvero quello di vincere a Yas Marina, dove in otto edizioni la Rossa non ha mai trionfato ed ha centrato solamente quattro podii.