"Piedi per terra e a testa bassa", è questo il mood della Ferrari, e lo è stato dal primo giorno della gestione Marchionne-Arrivabene.
Piedi per terra, umiltà, nessuna illusione, come bisogna pensare in questi giorni, in seguito al trionfo di Vettel all'Albert Park, che potrebbero far pensare ad una Ferrari al top, più veloce della Mercedes e punto di riferimento tecnico.
Falso, perché la Rossa ha si trionfato, ma grazie alla strategia ed un pizzico di fortuna, ma la pista ha parlato chiaro, mostrando la Mercedes come la vettura migliore.
Migliore in configurazione qualifica, con un vantaggio di 0.4-0.5 secondi, e migliore anche in gara, con un gap di circa 0.2 secondi al giro.
Situazione migliore di 12 mesi fa, ma pur sempre di svantaggio, ed è qui che entra in gioco la seconda parte del motto di Arrivabene, "testa bassa".
L'approccio ideale dei tecnici del team Italiano, con cui devono analizzare e risolvere i probemi riscontrati nei test a Barcellona e nella prima gara stagionale.
Problemi che in prevalenza derivano dal retrotreno e dal fondo della monoposto, che non genera il carico sperato, e che costringe i tecnici e i piloti a scelte di set-up sbagliate per ottenere un buon bilancio complessivo ma soprattutto una buona guidabilità.
I tecnici della Rossa infatti in Australia sono stati costretti a scaricare l'avantreno della vettura per bilanciare il posteriore che non genera il carico sperato, altrimenti il bilancio totale dell'auto sarebbe stato pessimo.
Facendo ciò alla Ferrari, hanno sacrificato l'inserimento in curva, in favore di un miglior bilancio complessivo, altrimenti la SF71-H sarebbe stata molto precisa in entrata in curva, ma con un posteriore instabile, che oltre a sovrasterzo avrebbe causato anche una cattiva gestione delle gomme posteriori.
A Maranello, stanno però lavorando al massimo per risolvere i difetti del fondo, che in pista ha dimostrato di non generare la downforce vista alla simulazioni al CFD e in galleria del vento.
Infatti è in fase finale la progettazione e sta per iniziare la produzione di un nuovo fondo piatto, che verrà portato in pista per entrambi i piloti solamente a Shanghai, alla terza gara, poiché richiede tempi di realizzazione molto lunghi.
Fondo che dovrebbe eliminare gli attuali punti deboli del fondo attuale, sfruttando al massimo i canali creati ai lati della scatola del cambio, più grandi di quelli 2017, ottenuti grazie ad una maggiore rastremazione del cambio e grazie al passo allugato, che fornisce maggior spazio fisico per i flussi.
Interventi che non si limiteranno ai soli canali ai lati del cambio, ma verrano affinate le feritoie per evitare il tyre-squirting, e verrà migliorata anche la flessibilità laterale, per riprodurre gli effetti della "scimitarra" 2017, che flettendo sigillava l'auto al terreno.
Fondo, che non è una evoluzione isolata, ma parte di un pacchetto più grande, che come primo step prevede l'ala anteriore portata in Australia, e che consisterà in degli ulteriori aggiornamenti in Bahrain.
Pacchetto non solo aereodinamico, ma anche di motore, con i motoristi guidati da Corrado Iotti, che stanno lavorando senza sosta alla Power Unit, che stando alla normale rotazione, dovrebbe debuttare verso la metà di Luglio, in occasione del Gran Premio di Francia.
Aggiornamenti che verranno portati in Bahrain, che invece saranno in prevalenza adattamenti al tracciato Arabo, con degli sfoghi di aria maggiorati per espellere una maggior quantità di calore che si formerà a causa delle alte temperature.
Grande lavoro, che a Maranello procede senza sosta, per far si che la SF71-H esprima tutto il potenziale visto in fase di progettazione, e che andrà avanti per poi iniziare a chiedere sempre più il gap dallla Mercedes.
Scelta obbligata, in quanto gli uomini guidati da Maurizio Arrivabene hanno impostato la sfida con la casa di Stoccarda proprio sullo sviluppo, e che grazie alla scelta del passo lungo sarà più facile rispetto al passato.
Una Ferrari, che stando a queste prime fasi di Campionato sta dimostrando una maggiore reattività ai probemi che si presentano, e ma che dovrà essere in grado di mantenere questo approccio e velocità di reazione nel corso di tutta la stagione, per avere delle buone possibilità di giocarsi Cose importanti.