Rombo dei motori, semaforo verde e bandiera a scacchi. Si è alzato il sipario sulla nuova stagione di Formula 1, un campionato che sarà ricordato come unico nel suo genere. Tra sorprese, polemiche e divertimento, è andato in archivio il primo weekend di gara. L’esordio austriaco, però, ci ha fornito anche il trampolino di lancio per la nostra nuova rubrica. Rompiamo gli schemi, andiamo oltre i canonici giudizi post gara e vi presentiamo Formula Smile.
Ironica, divertente, a tratti volutamente esagerata, la nostra penna vi accompagnerà per tutta la stagione. Cari piloti e scuderie siete avvertiti, Formula1.it è tornata e nessuno è al sicuro.
Il suo weekend si può riassumere con il trend di TikTok “Entro, spacco, esco, ciao”. La perfezione non esiste, diceva qualcuno, ma la sua vittoria è talmente scontata che una gara alla Play Station sarebbe stata più difficile. Il suo capolavoro? Provocare la bandiera gialla in qualifica che ha messo Hamilton in penalità. Stratega.
Vi ricordate quando, da piccoli, c’era sempre il bambino smorfioso che non voleva farvi avvicinare al suo giocattolo più bello? Beh adesso immaginate quel bambino con il volto di Toto Wolff ed il piccolo Charles in un angolo con la sua macchinina di legno. Peccato che, crescendo, il talento e l’ambizione superino sempre tutto il resto. L’umile Ferrari incassa e ringrazia. Il Prescelto.
Nemmeno una pandemia a livello globale riesce a fermare il dominio del britannico. Scende in pista con un braccio fuori e sigaro in bocca, imitando il suo idolo Jep Gambardella in “La grande bellezza”. Ma si sa gli effetti della sbornia da weekend si scontano la domenica ed il caro Lewis deve accontentarsi della peroni calda nei box. Ostriche e champagne…per gli altri.
Da buon italiano acquisito sa che il posto fisso è una garanzia. Si gode il suo weekend di vacanza in Austria a spese dell’azienda, ridacchiando quando gli si fa notare che bisogna dare largo ai giovani. Peccato che uno scatenato Sainz gli mostri il futuro a 300 Km/h. Quota 100.
Se ci dovessimo soffermare al nome, sembrerebbe di essere catapultati in un cinepanettone natalizio. Ma il buon Lando alla coppia De Sica – Boldi, preferisce Dom Toretto in Fast and Furious. “Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta” si ripete, chiedere ad Hamilton per conferma. Io sono Langenda
Come un novello studente universitario usa la tecnica “studio gli ultimi 10 giorni”. Parte nelle retrovie, lascia che gli altri si eliminino a vicenda e raggiunge la meta. Gli ultimi saranno i primi.
Se le gare si disputassero solo ai box, sarebbero campioni del mondo a mani basse. Il loro vero nemico porta il nome di DAS ed allora tempestano di reclami chiunque. La FIA ringrazia gentilmente e sposta tutti i messaggi nella cartella Spam. Delusi e confusi, decidono di sabotare anche i loro piloti. Contro il sistema siempre.