Solo qualche giorno fa l'ex presidente FIA Jean Todt aveva dichiarato di essere dispiaciuto per l'assenza di Hamilton e di Wolff dal Gala F1, ma che dopo tante polemiche era tempo di festeggiare e non di punire ulteriormente.
L'assenza di Hamilton, come secondo classificato nel campionato piloti, sembra però essere una violazione del regolamento sportivo della F1.
L'articolo 6.6 del regolamento stabilisce che: "I piloti che finiscono primo, secondo e terzo nel campionato devono essere presenti alla cerimonia annuale di premiazione della FIA".
Una delle prime responsabilità di Sulayem dal momento in cui è subentrato sarà quella di giudicare se l'assenza di Hamilton dall'evento vada realmente contro il regolamento.
Parlando della situazione nella sua prima conferenza stampa ufficiale da presidente, Sulayem ha detto: "Alla fine della giornata, le regole sono regole. Quindi stiamo verificando se le regole tecniche sono lì per essere impiegate e la sua era una violazione? Devo esaminarlo. Naturalmente, dovremo anche seguire le nostre regole. Ma nel frattempo, questo non ci impedisce di far sentire bene un campione in questo sport. È facile essere gentili con le persone. Ed è economico essere gentili. Ed è anche utile per motivare le persone. Ma sicuramente, se c'è qualche violazione, non c'è perdono in questo".
Per Sulayem è quindi determinante per la FIA capire se Hamilton ha violato il regolamento, ed anche se ha ammesso che il campione del mondo è stato scioccato dagli eventi del fine settimana, non potrà fare eccezioni ma valuteranno le regole:
"Il perdono c'è sempre, ma le regole sono regole. Noi guardiamo le regole. E io dico sempre: le regole non sono perfette. Un umano le ha fatte... e possono essere migliorate e cambiate dagli umani. Quindi le regole sono lì per essere migliorate."
Il nuovo presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem inizia subito con uno spartiacque dal suo predecessore ...