È stato un inverno sicuramente particolare quello che ha dovuto affrontare Nicholas Latifi. Il pilota della Williams, dopo essere stato lo sfortunato autore dell’incidente che ha scatenato la Safety Car nel corso degli ultimi giri del Gp di Abu Dhabi e le successive dinamiche che hanno portato Verstappen a vincere gara e titolo mondiale, è stato letteralmente bersagliato dai social con messaggi d’odio e minacce di morte.
Nel corso del lancio della livrea che caratterizzerà la nuova monoposto realizzata dagli uomini di Grove, il canadese ha ricordato quanto avvenuto nel corso degli ultimi mesi facendo anche delle interessanti rivelazioni. “Ad un certo punto ho sentito il bisogno di comunicare a tutti ciò che mi stava accadendo. Volevo diffondere un messaggio importante. Volevo prendere una posizione” riporta ‘RacingNews365.com’.
Così sono arrivati i primi messaggi di supporto, tra questi anche da parte di nomi importanti, considerando quanto avvenuto a Yas Marina: “Ho ricevuto davvero molto sostegno. L’intera protesta ha visto l’appoggio di molti piloti, team ed esponenti di molte diverse discipline. È stato molto bello da vedere. Mi ha dato coraggio. Tra questi ho ricevuto anche un messaggio da parte di Lewis. A dire la verità lui mi aveva già contattato prima che rivelassi a tutti cosa mi stesse accadendo. Ovviamente non riferirò quanto detto nella circostanza. Allo stesso modo, ho ricevuto anche dei messaggi direttamente da alcuni membri della Mercedes” ha dichiarato Nicholas.
“Mi hanno mostrato tutti una gran vicinanza anche se purtroppo, il mio non è stato l’unico caso di abusi online" ha proseguito nella sua riflessione. "I social sono uno strumento molto utile se usati correttamente. È un peccato che a volte debbano verificarsi anche queste situazioni. Sarebbe bello se si riuscisse a trovare un modo per impedire che queste cose possano ripetersi in futuro. È un fronte sul quale ci dovremmo impegnare tutti per fare meglio.”
Detti comportamenti sono stati presi molto sul serio da Latifi, tanto che durante le feste Natalizie ha deciso di essere scortato da alcuni uomini della sicurezza nelle sue attività mondane: “So quanto possa sembrare sciocco, ma non sai mai con quanta serietà le persone prendano le loro parole. Basta ritrovarti faccia a faccia con un fan ubriaco all’aeroporto o con qualcuno semplicemente frustrato per la giornata che sta vivendo per essere in un attimo nei guai.”
“Dopo la gara di Abu Dhabi” ha continuato concludendo, “sono tornato a Londra, dove ho goduto della protezione di alcuni uomini della sicurezza. A causa degli ultimi impegni stagionali non avevo avuto molto tempo per stare con la mia ragazza, così siamo andati al Winter Wonderland accompagnati dal alcun membri del personale dedicato So che può sembrare divertente, o sciocco addirittura, ma abbiamo preso seriamente le minacce. Non si sa mai cosa può accadere e questo è certamente uno degli aspetti più brutti del mondo in cui viviamo”.
L'ultima frase rilasciata dal pilota è una considerazione che dovrebbe far riflettere. Le parole non sono mai solo parole, specialmente se impediscono a una persona di trascorrere le proprie vacanze in assoluta tranquillità come un normale ragazzo di 26 anni.
Foto: Twitter, Williams, Latifi, Mercedes