Carlos Sainz ha vissuto tre giornate positive al volante della Ferrari F1-75 in quel di Barcellona. Soltanto nella giornata di ieri, lo spagnolo ha percorso 92 giri (pari a 430 chilometri) partendo da delle condizioni di bagnato estremo (pista irrigata artificialmente nella pausa pranzo) fino all'asciutto nel tardo pomeriggio. Un lavoro che certamente ha contribuito nel migliorare il feeling con gomme e nuova monoposto. Nel corso di questa prima sessione (qui il recap) Carlos ha totalizzato 236 giri (pari a 1103 km).
"Abbiamo avuto tre giornate positive, in cui abbiamo svolto tutto il programma di lavoro prefissato" ha esordito lo spagnolo sui canali ufficiali del Cavallino. "L'obiettivo principale di questi test era quello di portare a termine tutto ciò che avevamo pianificato e mettere alla prova le nostre capacità. Ci sono alcune sfide particolarmente interessanti da affrontare, ma per il momento sono felice di essere riuscito a completare un discreto numero di giri per prendere confidenza con la nuova vettura. Ora andremo in Bahrain dove cercheremo di spingere ancora un po' di più e trovare più performance in vista della prima gara della stagione."
Alle dichiarazioni, per così dire di rito, ne sono susseguite alcune certamente più interessanti pubblicate da 'AS' e da 'L'Equipe' nelle ultime ore. Le due testate riportano di un Sainz apparso sì molto positivo per le sensazioni ricevute dalla F1-75, ma anche voglioso di avere sempre più performance, sopratutto lato power unit: “Uno dei nostri obiettivi è quello di tornare ad avere il motore più potente della griglia o almeno uno tra i più potenti. Non posso confermare né smentire il fatto che la Ferrari fosse la miglior vettura in pista. Per ora non abbiamo ancora spinto a fondo. E' dunque difficile fare un quadro preciso della situazione. Ciò che è certo" riguardo al motore "è che è di fronte all’imminente congelamento siamo andati alla ricerca della massima prestazione. Per l’affidabilità c’è tempo”.
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, Test Barcellona 2022 (foto: Ferrari)
In chiusura anche un commento sul noioso effetto porpoising con cui i team si sono dovuti misurare in questi giorni: “Ovviamente a 320 km/h non è piacevole ritrovarsi alla guida di una vettura che manifesti un simile comportamento. I primi che sapranno risolverlo avranno più margine di manovra con gli assetti a livello di altezze. Finché non si scende in pista non è possibile scorpire pregi e difetti dei nuovi regolamenti. Questo è il bello della F1 ”.
Foto: Ferrari