Ricciardo e Red Bull. Un rapporto durato 5 lunghi anni in cui Daniel non ha mai davvero sfigurato contro nessun pilota. Dopo un 2014 ad alti livelli, in cui aveva battuto nettamente il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, si è assistito a delle stagioni molto forti in cui perse il confronto soltanto con Kvyat per soli 3 punti nel 2015.
Nel 2016 e 2017 riesce ad avere tranquillamente la meglio di Verstappen, però poi nel 2018 i rapporti con la squadra si incrinano. Daniel capisce che da lì in poi sarebbe stato considerato il secondo pilota della squadra e Red Bull non è più riuscita a trattenerlo. “Avevamo fatto a Ricciardo offerte stratosferiche, ma Daniel non voleva avere un posto in prima fila per assistere all’ascesa di Max. In più non voleva essere considerato un secondo pilota” ricorda il team principal Christian Horner al ‘The Weekend Australian’.
“Le trattazioni inoltre sono avvenute con un tempismo orribile.” Alla fine del 2018, Red Bull era in procinto di cambiare partner motoristico. Sarebbe passata dall’utilizzo della power unit francese a quella nipponica e “c’erano dei dubbi su quella che sarebbe stata la competitività del motore Honda.”
Sono trascorsi anni, ma il manager della casa austriaca nutre ancora un profondo rispetto per Ricciardo. Per lui è davvero difficile vederlo affrontare questo momento così complicato in McLaren: “Daniel è un grande pilota e siamo dispiaciuti che abbia deciso di lasciare la squadra. È un peccato che per lui non sia andata come avrebbe voluto.”
“Ha grandi capacità e una grande personalità. Ovviamente anche ora si trova a doversi confrontare con un partner estremamente competitivo (Norris). Sta passando un momento difficile ed è dura per lui” ha concluso.
Foto: Red Bull Racing, Twitter, McLaren