Il paddock della Formula 1 è in continuo movimento e in questo momento si sta dirigendo verso l’Australia, dove si svolgerà la terza tappa del mondiale 2022 (8 – 10 aprile). Marzo è stato un mese molto intenso per gli addetti ai lavori. L’ultima sessione di test e le prime due gare della stagione hanno già messo alla prova tecnici, ingegneri e piloti con tre settimane di trasferta tra Bahrain e Arabia Saudita.
L’ultimo soggiorno a Jeddah è stato particolarmente travagliato. Oltre a dover affrontare i problemi portati alla luce lo scorso anno in materia di diritti umani, nell’edizione 2022 ci si è anche ritrovati a dover convivere con l’angoscia dettata da degli attacchi missilistici andati a colpire in quei giorni due basi petrolifere Aramco.
Il Circus è andato subito in forte apprensione. Dall’attacco di venerdì, sono susseguiti diversi incontri che hanno portato i vertici della F1 a decidere di correre ugualmente dopo aver ricevuto le opportune rassicurazioni dal governo locale.
Horner invita ad una riflessione sul futuro del GP
Tornato sull’argomento però, secondo il team principal della Red Bull, la F1 dovrebbe fare tesoro dell’esperienza fatta in Arabia Saudita e valutare se sia il caso di andare a correre in questi luoghi in futuro: “Abbiamo ricevuto molte lezioni dall'ultimo weekend. Credo che il collettivo della F1 debba sedersi e discutere di quanto appreso e parlare di quelli che sono stati i risultati del fine settimana” ha dichiarato Horner secondo quanto riportato da ‘GpFans.com’
Alla domanda se crede che l’Arabia Saudita possa continuare ad ospitare un evento in futuro, il manager britannico ha chiosato: “Credo che a questo debbano rispondere Stefano Domenicali (CEO della categoria) e la FIA”.
Foto: Red Bull Racing