Lewis Hamilton ha chiamato ancora una volta in causa la F1 per aggiungere una gara africana al calendario. La prossima stagione vedrà Cina, Qatar e Las Vegas tornare nel programma della F1, con quest'ultima che diventerà una delle tre gare negli Stati Uniti. Tuttavia, per la trentesima stagione consecutiva non ci sarà alcuna gara africana in calendario. Infatti, l'ultimo Gran Premio disputato nel continente africano resta quello del Sudafrica nel 1993 e vinto da Alain Prost sulla Williams. Fu la prima gara per Rubens Barrichello, Luca Badoer e Michael Andretti e l'ultima gara in partenza per Ivan Capelli.
Hamilton vuole il ritorno del GP del Sudafrica dopo l'accordo di Las Vegas
"Penso che sia importante che lo sport ci vada. Se sono presenti tutti gli altri continenti, perché non l'Africa?", ha detto Hamilton parlando ai media. Al momento, l'Africa non conta circuiti FIA di Grado 1 idonei a ospitare un evento di F1. Tuttavia, è possibile apportare modifiche per garantire che una traccia sia idonea all'approvazione. Il continente ha due circuiti FIA di Grado 2: l'Automobile Moulay El Hassan del Marocco e il Kyalami del Sud Africa, che ha subito ampi lavori di ristrutturazione nel 2015. "Quello che voglio davvero vedere è il Sudafrica. Questo è quello che voglio sentire dopo che verrà annunciato", ha aggiunto Hamilton. "Alla fine, i miei antenati vengono da lì, ecco perché è importante per me, personalmente".
L'Africa mostra "molto interesse" per la F1
A marzo, il CEO della F1 Stefano Domenicali ha chiarito che c'è il potenziale per offrire presto una gara africana. "Oltre all'America, alla Cina, penso che ci sia il potenziale per essere presto anche in Africa", ha detto a Sky Sports F1. "C'è molto interesse lì. Di sicuro, questa è un'altra area che finora manca nella geografia del nostro calendario".
