Tra le tante novità introdotte quest’anno in F1 anche le nuove specifiche di pneumatici Pirelli che sono state montate per la prima volta su cerchi da 18’’. La risposta finora è stata molto positiva. Gli pneumatici riescono a mostrare alti livelli di competitività in un arco temporale molto maggiore rispetto al passato. Il prodotto si surriscalda meno e permette di seguire l’auto che precede più da vicino. Questo ovviamente, di pari passo alla nuova aerodinamica delle vetture 2022 sta favorendo la nascita di agguerriti confronti ravvicinati tra i vari concorrenti.
Nonostante i buoni feedback raccolti, lo sviluppo andrà avanti anche in casa Pirelli, con il proprio direttore motorsport, che intervistato da ‘Autosport’ ha così parlato dello step evolutivo che riguarderà le mescole 2023: “Abbiamo in mente qualche miglioria per la prossima stagione. Lo scorso anno non abbiamo avuto l’opportunità di testare le nuove gomme con le attuali monoposto. Abbiamo dovuto ricorrere all’uso delle mule-car, delle auto leggermente diverse”.
“Grazie all’esperienza acquisita in queste gare, ora abbiamo un’idea di cosa fare con le specifiche 2023”, ha proseguito. “Dobbiamo intervenire sulle gomme anteriori: le posteriori sono molto solide e a bassa velocità abbiamo notato un po’ di sottosterzo”.
Un comportamento, spiega Mario Isola, facilitato anche dall’attuale tipologia di pneumatici che però i tecnici della Pirelli non avevano avuto modo di prevedere fino all’inizio di questa stagione: “Con le mule-car non abbiamo potuto osservare il comportamento delle gomme con l’effetto suolo. Ora il carico aerodinamico che riesce a generare la monoposto è molto elevato nelle curve ad alta velocità, mentre molto ridotto nelle curve a bassa velocità: il bilanciamento è molto diverso.”
“Anche se il peso delle vetture 2022 è aumentato rispetto al 2021, questo non ha influito sullo sviluppo delle attuali specifiche. Avevamo fatto aggiungere della zavorra sulle mule-car per simulare il peso che avremo avuto quest’anno. L’unica differenza risiedeva nel pacchetto aerodinamico. È questo a causare il sottosterzo”, ha chiosato il manager italiano prima di annunciare gli interventi che la Pirelli farà nella speranza di ridurre il problema. “Possiamo reagire progettando una gomma anteriore leggermente diversa per il 2023. Abbiamo già effettuato dei test in pista con le nuove vetture. Cercheremo di dare un contributo al bilanciamento della vettura intervenendo in questo modo”, ha concluso.