Sergio Perez è tornato a parlare della, secondo lui, ingiusta penalità ricevuta al termine delle qualifiche austriache per aver abbandonato i limiti della pista in Curva-8 durante la Q2. Una sanzione arrivata in ritardo dopo aver sostenuto la Q3.
È questo che il pilota rimprovera maggiormente ai commissari di gara. Non tanto il fatto che gli sia stato cancellato il tempo, ma l’averlo fatto dopo tutti i rischi che si era preso nella sessione finale alla ricerca della miglior posizione di partenza possibile.
“A mio avviso ho pagato un prezzo troppo caro” ha detto il messicano secondo quanto riportato da ‘RacingNews365.com’. “Ho ricevuto una penalità maggiore di quella che avrei realmente meritato. Ho utilizzato tutte le gomme che avevo in Q3, ho spinto al limite, ho dato tutto”.
Oltre ciò, Sergio, senza neanche troppi giri di parole recrimina anche un atteggiamento contraddittorio anche da parte della direzione gara, che secondo lui, non sarebbe stata in grado di controllare i track-limits nel modo più opportuno.
“Stiamo sicuramente vedendo dell’incoerenza”, ha proseguito. “La FIA non è stata in grado di controllare bene ciò che accadeva realmente con i limiti della pista. Posso solo dire che guardando gli onboard degli altri piloti in Q3, ci sono alcuni di loro che non hanno ricevuto sanzioni nonostante abbiano oltrepassato la linea bianca. Credo debba essere fatto qualcosa. Comunque adesso è acqua passata”, ha concluso.
Rimozione MGU-H e test per i nuovi arrivati, Binotto e Wolff: «Vogliamo aiutare Audi e Porsche»
Aumento soglia budget cap - Soddisfatta la Ferrari, meno la Mercedes. Wolff: «Nessuno è felice»
Foto: Red Bull Racing