Calendario 2023, Domenicali avvisa Italia e Belgio: «Ingiusto far partecipare chi non investe»
25/08/2022 09:00:00 Tempo di lettura: 6 minuti

25 agosto. Ancora un giorno e torneremo a vedere i piloti riprendere l’azione in pista tra le colline delle Ardenne sul bellissimo circuito di Spa-Francorchamps. La ripresa delle attività significa anche che la stagione andrà velocemente verso la conclusione, soprattutto causa il triple-header (Belgio, Olanda, Italia) in programma proprio nelle prossime due settimane e mezzo.

È giunto il momento dunque di cominciare a stringere i tempi sul programma che caratterizzerà invece il prossimo anno. L’introduzione in calendario del GP di Las Vegas e il ritorno di Cina e Qatar ha messo in agitazione alcuni appuntamenti europei dal momento che l’obiettivo posto dai vertici della categoria è quello di non superare le 24 tappe stagionali.

4 circuiti senza contratto: tra questi c'è Spa-Francorchamps

Francia, Belgio e Monaco sono gli eventi più a rischio, visto che, come il Messico, si ritrovano senza un contratto per il 2023. Secondo molti, sarebbe proprio il circuito di Spa-Franchorchamps il circuito più in pericolo, anche se il CEO della categoria, Stefano Domenicali appare ancora piuttosto diplomatico in merito: Sono in corso delle discussioni, non ho mai detto che il Belgio è arrivato alla sua ultima edizione e a tal riguardo sarò molto prudente nei futuri commenti. Stiamo lavorando anche con altri organizzatori per vedere se possano garantire un impegno completo per la prossima stagione”, ha detto in un’intervista riportata da ‘RacingNews365.com’.

“Queste discussioni avvengono per garantire un ben amalgamato mix di gare con almeno un terzo degli impegni in Europa, un terzo nell’area dell’Estremo Oriente e l’altro terzo tra America e Medio Oriente. Vorremmo avere un calendario abbastanza equilibrato, ha aggiunto. Stiamo parlando comunque di business: gli investimenti e i contributi finanziari sono sempre molto importanti. Tuttavia, abbiamo sempre detto che le gare tradizionali e quelle che sappiamo possono generare dei buoni introiti saranno sempre da noi privilegiate”.

Stefano Domenicali, CEO Formula1

L'avvertimento a Belgio e Italia

Tornando al Belgio: “Le discussioni sono ancora in corso”, ripete il manager italiano. “Nonostante Spa goda del nostro pieno rispetto, voglio ricordare i periodi in cui questa gara non ha fatto parte del calendario e di come sia poi riuscita a farvi ritorno".

Un’altra gara spesso considerata in bilico è anche quella che si disputa in Italia nel Tempio della Velocità. Una tappa sulla quale Domenicali ha affermato: “Tra pochi giorni, a Monza celebreremo il 100° GP d’Italia. Sarà un evento formidabile. Da italiano però, ho sempre detto ai promotori che ‘Occorre fare in modo che la storia non sia la sola parte interessante della manifestazione. C’è bisogno di investire per dar vita ad un grande futuro’. Il circuito necessita di interventi a livello di struttura. Monza deve essere un luogo iconico. Posti come questo e Spa-Francorchamps saranno sempre coinvolti nelle discussioni del calendario di Formula1. Questa è una cosa però che non dev’essere data per scontata: esserci comunque, senza fare nulla, non sarebbe giusto”.

Quello di Domenicali è un avvertimento che non lascia scampo alle interpretazioni: anche gli eventi storici devono fare degli investimenti. Il mondo avanza e non è permesso restare indietro. Chi non riuscirà a stare al passo degli altri verrà escluso.

Lievi speranze per il Belgio

Un altro desiderio della dirigenza è quello di andare a sostenere un GP in Africa. Potrebbe essere il circuito di Johannesburg a riuscire a riportare la Formula1 in questo continente forzando però di conseguenza i vertici a dover rinunciare ad una tappa importante del calendario come Spa-Francorchamps.

A tal proposito però, la situazione non appare ancora ben definita per il 2023. Secondo quanto riferito da Stefano Domenicali potrebbero esserci alcuni nodi da risolvere tali da far ritardare la disputa dell’evento (si legge tra le righe) di un altro anno: “Da sempre dico che vorremmo sostenere al più presto una gara in Africa e al momento la possibilità più concreta è rappresentata dal Sud Africa. Ne stiamo parlando con i nuovi promotori. Cerchiamo un impegno solido e chiaro, a lungo termine. Non possiamo rischiare di andare lì per un solo anno… La situazione richiede tempo”.

Nonostante le tante cose da chiarire, il calendario va redatto e potremo vederlo presto al completo già nel mese di settembre: “Conto di fare chiarezza ne prossimi giorni. Il calendario sarà definito nelle prossime due settimane al massimo, ha concluso.

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Foto: Twitter, Simone Dau, M.C Malik

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