Come di consueto dopo ogni Gran Premio, Leo Turrini è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com per fare il punto della situazione sul Mondiale di Formula 1. Il noto giornalista, nel definire il momento complicato che sta attraversando la Ferrari, si è anche lasciato andare a qualche parallelismo col mondo calcistico. Di seguito le sue considerazioni.
Intervenuto ai microfoni del noto portale a margine del Gran Premio d'Olanda, Turrini ha innanzitutto speso qualche parola per il vincitore della gara Max Verstappen: "Ha vinto anche a casa sua, in Olanda. Tra mille complicazioni, safety car, soste e bla bla bla. Profeta in patria. Arancia Meccanica in pista e sugli spalti. Nulla da obiettare".
Poi, soffermandosi sulla Rossa, ha continuato: "La Ferrari di Binotto è come la Juve di Arrivabene, per citare due ex amici. Vedo un grande potenziale inespresso. A Maranello come alla Continassa. Leclerc terzo? Sì, è il seicentesimo podio nella storia del Cavallino. Ma non ci siamo. La Red Bull di Super Max è inavvicinabile ma adesso, vedi secondo posto di Russell, ci è passata davanti anche la Mercedes. È inammissibile vedere una Ferrari, quella di Sainz, entrare ai box e scoprire che manca una gomma!".
Infine, quando gli è stato chiesto se il pasticcio dei meccanici possa rivelarsi la goccia che fa traboccare il vaso, ha chiosato: "Non lo so dire, ma se non sei il più veloce in pista se ti chiami Ferrari devi essere il migliore nei pit stop. Se no la sfida vera come puoi immaginare di vincerla?".
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Foto (entrambe) scuderia Ferrari