Dopo un filotto di gare in crescita, perdurato dal Canada fino in Ungheria, il ritorno in pista post pausa estiva, non è stato molto soddisfacente per la Mercedes. Anche se nell’ultimo triple-header è riuscita a conquistare due podi con George Russell, le prestazioni della squadra non sono state a livello delle precedenti e all’interno del team è tornata a palesarsi qualche preoccupazione.
La Red Bull sembra essere riuscita a fare un ulteriore step in avanti, mentre Ferrari e Mercedes hanno subito una sorta di stop/passo indietro. Interrogatosi sulle ragioni che possano aver influito su tale comportamento, il giovane George Russell ha affermato: “Non possiamo che imparare da queste battute d’arresto. Dobbiamo cercare di guardarle in modo obiettivo e capire esattamente da cosa derivino”.
“Forse ci siamo lasciati un po’ trasportare dall’enfasi portata dai risultati raccolti a Silverstone e Barcellona, circuiti a noi favorevoli”, ha proseguito secondo quanto riportato da ‘GpFans.com’. “Ad ogni gara che passa, riusciamo a comprendere però quanto e in che modo le prestazioni della vettura varino a seconda della tipologia del tracciato”.
Parlando poi di come la Mercedes è riuscita a limitare l’effetto porpoising Russell ha aggiunto: “Abbiamo fatto molti progressi in tal senso. Sappiamo però che abbiamo sacrificato molte prestazioni per raggiungere questo obiettivo”. Ora che il team crede di riuscire a tenere il fenomeno sotto controllo è tornato a “spingere al limite per incrementare le performance. Non ci facciamo illusioni però, sappiamo che così facendo potremmo di nuovo ritrovarci a lottare con il porpoising. La F1 è uno sport competitivo e accettiamo il fatto che dovremo conviverci”.
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Foto: Mercedes