Ha del clamoroso l'indiscrezione giunta nelle scorse ore riguardo una possibile violazione del budget cap da parte di tre team di F1 nel 2021. Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, la FIA avrebbe già aperto un'indagione. Tra le squadre che sarebbero coinvolte c'è anche la Red Bull. Di seguito tutti i dettagli della vicenda.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, la Federazione Internazionale starebbe cercando di tenere il massimo riservo "ma la Cost Cap Administration avrebbe già concluso la sua inchiesta sui documenti finanziari presentati a fine marzo dalla squadre, avvisando i diretti interessati delle infrazioni rilevate. Per cui è probabile che la questione venga ufficialmente alla luce nei prossimi giorni o settimane. Gli avversari della Red Bull sono ovviamente sul piede di guerra. La Mercedes, per chiare ragioni, ma anche la Ferrari".
Se ciò dovesse essere confermato, infatti, i successi della Red Bull nel biennio 2021-2022 potrebbero risultare tutt'altro che puliti. Intanto si aspetta di capire quali siano state eventualmente le infrazioni. In tal senso, già si stanno susseguendo le prime voci.
Secondo la Rosea: "La convinzione diffusa è che il team guidato da Christian Horner abbia utilizzato una somma ingente per gli sviluppi “sforando” di parecchio il tetto alle spese, che nel 2021 era fissato a 145 milioni di dollari (quest’anno siamo più o meno sulla stessa cifra considerando la deroga concessa per l’aumento dei costi di trasporti ed energia e per l’adeguamento all’inflazione). Insomma, sarebbe stata una violazione sostanziale con ricadute pesanti a favore delle prestazioni in pista. Però dovrà essere la Fia a pronunciarsi".
Un'altra delle squadre coinvolte, sempre secondo quanto riferisce Gazzetta, sarebbe l'Aston Martin, rea però di "una violazione di entità inferiore".
Tra le possibili sanzioni per una violazione del genere vi sono multa e decurtazione dei punti, quest'ultima applicabile anche retroattivamente. Ciò vorrebbe dire che l'esito del campionanto 2021 potrebbe essere stravolto. Difficile che tale vicenda possa ripercuotersi anche sul mondiale 2022, visto i distacchi enormi sia in classifica piloti che costruttori. Seguiranno aggiornamenti.
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