Era il 9 febbraio quando la McLaren ha annunciato quest’anno il rinnovo con Lando Norris fino alla stagione 2025. Un accordo duraturo di altri tre anni, che ci dà una forte indicazione della fiducia del pilota di poter riuscire a raggiungere degli ottimi risultati assieme al team di Woking.
Tuttavia, nonostante ci sia fiducia, non può certo essere da biasimare il fatto che Norris, prima di mettere la firma su quel contratto abbia avuto degli incontri con altre squadre, specie se una di queste risponde al nome Red Bull.
“Di tanto in tanto è normale conversare con altre persone. Un pilota si interroga sempre su quale sia la scelta migliore da fare per la sua carriera. Voglio vincere gare e campionati del mondo. Ho avuto delle conversazioni con la Red Bull, una squadra che per anni è sempre stata nella top-3”, ha ammesso Lando Norris in un’intervista pubblicata da ‘Auto Motor und Sport’.
“Anche se ci sono state queste discussioni, il fatto che io abbia poi scelto di firmare con la McLaren credo testimoni la fiducia che io ripongo in loro. Sentivo che sarebbe stata la cosa migliore per me, che insieme saremmo riusciti a raggiungere i miei obiettivi”. Seidl ha affermato più volte che bisognerà attendere il 2024 prima che la McLaren possa ambire a lottare per dei risultati importanti. Opinione che anche Norris sembra perfettamente condividere: “Sono pienamente d’accordo con lui. Per allora le scuse saranno terminate”.
“A nessuno piace chiudere distante dalla vetta e al contempo dire magari che si è appena concluso il miglior weekend della stagione. Guardiamo sempre a ciò che possiamo migliorare. Nel 2024 la nostra struttura avrà raggiunto il livello dei migliori. Il resto dipenderà esclusivamente da noi e dalle persone che lavorano qui”, ha aggiunto.
Per concludere l’intervista, a Lando Norris viene chiesto se la McLaren riuscirà a battere l’Alpine nella lotta al quarto posto. Una battaglia che li vede indietro di 13 punti. Nonostante però ci siano ancora 4 gare e una sprint race ancora a disposizione il britannico non appare così fiducioso: “Soltanto in tre o quattro occasioni siamo stati realmente migliori di loro”.
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Foto: Red Bull Racing