Nelle scorse ore è arrivata la decisione ufficiale della FIA circa il ricorso presentato dall'Alpine contro la penalità di 30 secondi comminata a Fernando Alonso al termine del GP degli Stati Uniti. Il pilota spagnolo, inizialmente retrocesso al quindicesimo posto, ha riottenuto la settima posizione e i relativi sei punti conquistati in rimonta dopo l'incidente con Stroll. Di conseguenza, ci sono diverse variazioni nell'ordine d'arrivo finale.
GP USA, l'ordine d'arrivo definitivo
Il ritorno di Alonso in top-10 ha causato diverse cambiamenti nell'ordine d'arrivo del Gran Premio degli Stati Uniti. Innanzitutto si è registrata la retrocessione di Sebastian Vettel dal settimo all'ottavo posto, così come quelle di Kevin Magnussen dall'ottavo al nono, e di Yuki Tsunoda dal nono al decimo. L'ultima variazione, invece, riguarda l'altro pilota dell'Alpine, Esteban Ocon, il quale è uscito fuori dalla zona punti. Ecco la situazione completa:
1) Max Verstappen (Red Bull)
2) Lewis Hamilton (Mercedes)
3) Charles Leclerc (Ferrari)
4) Sergio Perez (Red Bull)
5) George Russell (Mercedes)
6) Lando Norris (McLaren)
7) Fernando Alonso (Alpine)
8) Sebastian Vettel (Aston Martin)
9) Kevin Magnussen (Haas)
10) Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
11) Esteban Ocon (Alpine)
12) Guanyu Zhou (Alfa Romeo)
13) Alex Albon (Williams)
14) Pierre Gasly (AlphaTauri)
15) Mick Schuamcher (Haas)
16) Daniel Ricciardo (McLaren)
17) Nicholas Latifi (Williams)
DNF: Valtteri Bottas (Alfa Romeo); Lance Stroll (Aston Martin); Carlos Sainz (Ferrari).
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